Cicchitto attacca i pm di Palermo: “Estremisti che coprono Ciancimino jr”. Gasparri si appella a Napolitano

di Redazione

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Cicchitto attacca i pm di Palermo: “Estremisti che coprono Ciancimino jr”. Gasparri si appella a Napolitano

| domenica 09 Giugno 2013 - 16:38

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ROMA, 9 GIUGNO 2013 – Duro attacco del parlamentare Pdl Fabrizio Cicchitto nei confronti dei magistrati palermitani. Parla di “coperture” fornite dagli inquirenti al figlio di Vito Ciancimino, Massimo e li definisce “estremisti”. 

 

Cicchitto commenta i contenuti delle intercettazioni tra Massimo Ciancimino e suoi presunti prestanome nell’ambito di un’inchiesta della Procura romana che ha portato al sequestro di una maxidiscarica in Romania. La proprietà della discarica sembra riconducibile a Ciancimino junior.

“Che Ciancimino giocasse una partita spericolata – scrive in una nota l’esponente del centrodestra – anche con magistrati inquirenti professionalmente non all’altezza della situazione era evidente da tempo. Adesso però emergono anche quelle inquietanti dichiarazioni dello stesso Ciancimino e di imprenditori a lui collegati a proposito delle coperture avute da inquirenti”.

 

Massimo Ciancimino è imputato ma anche testimone chiave nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia. Secondo i giudici romani che si occupano dell’inchiesta sulla discarica Massimo Ciancimino si vantava di rapporti di grande confidenza con i magistrati palermitani.

 

“Ci immaginiamo con raccapriccio – commenta Cicchitto – quello che sarebbe già successo se questi magistrati inquirenti fossero politicamente neutri o dei moderati. Siccome si tratta di noti estremisti, tutti chiudono gli occhi e si tappano le orecchie”.

 

Sullapolemica prende posizione anche il vicepresidente del senato, Maurizio Gasparri, sempre del Pdl: “Chiederò con atti formali al Capo dello Stato in quanto presidente del Csm, allo stesso Csm, al ministro della Giustizia di fare luce sull’affermazioni di Massimo Ciancimino che, come peraltro si sa da tempo, in intercettazioni avrebbe vantato la protezione di alcuni magistrati per le sue attività economiche oggetto di indagine, in cambio delle sue strampalate
informazioni su varie vicende”.

 

Gasparri aggiunge: “Sarebbe sconcertante questo scambio tra impunita’ e bugie, del quale prima o poi dovra’ rispondere qualcuno. Ciancimino gode di strani vantaggi. Non è una icona dell’antimafia, come disse qualcuno, eppure non viene processato ancora dopo anni per il possesso di dinamite trovata in casa sua”.

 

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