PALERMO, 10 GIUGNO 2013 – Alle 22 di ieri si sono chiusi i seggi elettorali dei 142 comuni siciliani impegnati nelle elezioni amministrative. Nel complesso i votanti risultano in calo non solo rispetto alle amministrative precedenti ma anche sul dato (poco confrontabile, però) delle recenti elezioni politiche per la Camera dei deputati. Oggi seggi aperti dalle 7 alle 15.
I dati più rilevanti sono il calo di più del 2 per cento in tre dei quattro capoluoghi compresa Catania – dove però si susseguono denunce e allarmi dai vari quartier generali dei candidati per presunti brogli – e il crollo di Ragusa accompagnato da quello dei due grossi centri della provincia: Comiso e Modica.
Alle 22 a Catania ha votato il 44,40% degli elettori (-2,68%). Netta flessione a Ragusa con il 43,83% di votanti (-9,27%). Nella stesa provincia Comiso registra il 51,85% con un calo del 10,07%. Modica registra il 49,93 (-5,73). A Messina il dato è del 48,05% (-2,66%) e Siracusa, che alle 19 sembrava in crescita, perde il 2,49% con un dato del 48,13%.
Per quanto riguarda i dati complessivi in Sicilia alle 22 ha votato il 47,63% degli aventi diritto. Provincia per provincia queste le percentuali: Agrigento 40,30%; Caltanissetta 36,58%; Catania 46,94%; Enna 46,18%; Messina 50,46%; Palermo 51,68%; Ragusa 48,01%; Siracusa 48,13%; Trapani 46,86%. In questa provincia incremento dell’8% di votanti nell’isola di Favignana dove la percentuale è del 49,16%.
Fra le curiosità i segni opposti di due comuni nisseni: Bompensiere +6,34%, Milena -5,14%. Poi Gravina di Catania, dove per un errore di stampa nelle schede il voto è iniziato alle 13, e la flessione del 9,92%. Ma nella stessa provincia Mascalucia, senza intoppi, segna -11,79%.
E da Catania arriva una seconda denuncia di brogli. I Comitati civici che sostengono il candidato sindaco Enzo Bianco hanno reso noto di aver segnalato alla squadra politica della Questura numerose irregolarità nei pressi di seggi elettorali in particolare nelle zone periferiche di Catania, dove si vota per il rinnovo del Consiglio comunale.
“Ieri – ha sottolineato Francesco Marano, coordinatore politico della campagna elettorale di Bianco – avevamo lanciato un appello invitando i cittadini a segnalare eventuali irregolarità telefonando a CasaCatania, il nostro comitato elettorale. Seguendo queste segnalazioni, che hanno riguardato molte liste e candidati, anche a sindaco, che hanno stazionato davanti ai seggi, abbiamo, dopo le opportune verifiche, effettuato numerose segnalazioni alla Digos. Le forze dell’Ordine, alle quali va il nostro plauso, sono finora prontamente intervenute per garantire il regolare e democratico svolgimento delle elezioni”.
I DATI DELLE 19. In Sicilia votanti in calo anche secondo il dato delle ore 19 ma la flessione ha le sue eccezioni come è normale nelle consultazioni amministrative dove le situazioni locali possono fare la differenza.
Fra i quattro capoluoghi saltano subito all’occhio due dati opposti, a Catania alle 19 ha, in pratica, votato la stessa percentuale delle scorse amministrative, il 30,54% con un +0,01%. Crollo dell’affluenza, invece, a Ragusa con il 30,01% di votanti ed una flessione del 9,03%. A Messina il dato è del 35,55% (-0,94%) mentre a Siracusa si registra una crescita: 32,36% (+0,81).
Per quanto riguarda i dati complessivi in Sicilia ha votato il 32,65% degli aventi diritto. Provincia per provincia queste le percentuali: Agrigento 27,18%; Caltanissetta 23,72%; Catania 31,51%; Enna 29,45%; Messina 36,86%; Palermo 35,02%; Ragusa 31,66%; Siracusa 33,53%; Trapani 38,35%.
Fra le curiosità il +18,26% di Castrofilippo in provincia di Agrigento dovuto però solo alla mancanza di un precedente raffronto nell’ineffabile macchina di elaborazione dati della Regione, la flessione a Comiso (-6,24%), altro grosso comune del ragusano e il dato di Gravina di Catania dove per un errore di stampa nelle schede il voto è iniziato alle 13: manca all’appello il 9,01% dei votanti alle 19 delle scorse amministrative.
A Catania i dati dell’affluenza sono giunti in ritardo, ultimi della Sicilia e ci sono anche alcune polemiche e denunce. ”Siamo in giro per denunciare il controllo del voto e lo svolgimento della campagna elettorale dentro e in prossimità dei seggi”. Aferma in un comunicato Matteo Iannitti, candidato a sindaco per la lista ”Catania Bene Comune”.
Il candidato ha comunicato alla Prefetura casi di “irregolarità elencate dagli attivisti del movimento che sono circostanziate e precise: presso le scuole Don Milani, Gabriele d’Annunzio, San Giovanni Bosco, la Caronda, nelle sezioni di Picanello e San Giorgio, decine di galoppini presidiano gli ingressi, accompagnano ai seggi, distribuiscono facsimili”.
“I candidati che utilizzano tali metodi – conclude Iannitti – sono principalmente delle liste ‘Primavera per Catania’, ‘Grande Catania’, ‘Patto per Catania’, ‘il Megafono’, ‘Popolo della Liberta”, ‘Articolo 4’, che sostengono i candidati a sindaco Enzo Bianco e Raffaele Stancanelli”.