SANTA MONICA (USA), 8 GIUGNO 2013 – Sparatoria all’interno di un college a Santa Monica, negli Stati Uniti. Almeno sette le vittime, killer compreso.
La tragedia è avvenuta in un campus che ospita circa 34 mila studenti. Secondo una prima ricostruzione un uomo bianco vestito con una divisa nera avrebbe iniziato la sua furia omicida in casa, per poi dirigersi all’interno del college. Le prime vittime sarebbero state il padre ed un vicino. L’assassino avrebbe dato fuoco all’appartamento prima di scendere in strada armato di fucile.
Avrebbe quindi fermato un’auto con la quale si è diretto al campus. Qui ha sparato contro gli studenti e i passeggeri di un autobus che stava passando in quel momento. Nel college, intanto, veniva trasmesso un messaggio di allarme che consigliava agli studenti di chiudersi nelle proprie stanze e sbarrare le porte. L’intera struttura è stata messa in stato di lockdown, ovvero nessuno entra e nessuno esce.
La polizia è riuscita a fermare il killer che, intanto, si era diretto in biblioteca, dove, fino a poco prima, molti studenti stavano studiando in vista degli esami di fine anno. Per qualche ora si è temuta la presenza di un secondo assassino e, solo quando il quadro è risultato chiaro agli agenti è stato dato il cessato allarme.
Intanto a Santa Monica il Presidente Obama si stava incontrando con i sostenitori democratici. La polizia ha chiarito che non ci sarebbe nessun collegamento tra la sparatoria e la presenza del Presidente degli Stati uniti in città.