Bagheria, bocciato il piano di risanamento dei conti: il Comune verso il dissesto

di Redazione

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Bagheria, bocciato il piano di risanamento dei conti: il Comune verso il dissesto

| sabato 08 Giugno 2013 - 14:15

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BAGHERIA, 8 GIUGNO 2013 – Il Comune di Bagheria va verso il dissesto, bocciato dal consiglio comunale il piano di risanamento proposto dalla Giunta Lo Meo.

Ora l’amministrazione comunale invierà al Prefetto, al Ministero degli Interni, alla Corte dei Conti, all’Assessorato regionale alle autonomie locali la comunicazione con l’esito negativo per il piano di rientro. Il passo successivo è la dichiarazione di default, con l’obbligatorietà di portare al massimo tutte le aliquote di tasse e imposte.

“Ho tentato sino all’ultimo di non condurre la città al dissesto, ho rivolto un accorato appello alle forze politiche consiliari affinché si riunissero in assemblea consiliare per discutere un documento che avrebbe dato, sebbene con grande sacrificio, una chance alla città”: il sindaco Vincenzo Lo Meo (nella foto) sottolinea amareggiato che “il voto sfavorevole del Consiglio comunale ha consegnato la città al male maggiore: il dissesto finanziario”.

“Ciò che mi dispiace di più, oltre ovviamente alle sorti del mio paese è aver constatato che non si è trattato solo di un voto contro la proposta di un piano di risanamento ma un voto contro il sindaco Lo Meo, un voto volto a screditare un’amministrazione che stava adottando profondi cambiamenti anche strutturali e burocratici che forse hanno dato fastidio”, aggiunge il sindaco. L’allusione è alle recenti modifiche nella pianta organica e ad alcuni trasferimenti.

 

Il futuro adesso sembra fatto di tagli ai servizi, pagamenti in ritardo ai fornitori, anticipazioni negate, aumento delle tasse per i cittadini. “Se volevano giudicare il sindaco – dice ancora Lo Meo – avevano altri leciti strumenti per farlo, non bocciare un piano di rientro che poteva essere una prima soluzione per la città. Votare questo strumento negativamente è stato un atto irresponsabile a mio parere, una decisione che fa precipitare Bagheria in un tunnel in cui non si distingue via di uscita”.

Appena nove sì, 15 voti contrari, 2 astenuti: voti che, sommati a quattro assenze in aula, hanno fatto precipitare il piano di salvataggio. “Mi sono appellato al senso di responsabilità – dice Lo Meo -. Pur sapendo che non avevo i numeri credevo che questo senso di responsabilità avrebbe prevalso ed invece sono prevalse solo le strategie. Si ragiona già per sostituire sindaco e amministrazione, si pensa già al voto”.

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