CATANIA, 8 GIUGNO 2013 – Francesco Puglisi, detto ‘Gimmy Molotov’, catanese di 39 anni, è stato arrestato a Barcellona dopo un anno di latitanza. L’uomo, esponente di spicco dell’area anarchica catanese, era sparito dopo la condanna, nel 2012, per devastazione e saccheggio per i disordini durante il G8 di Genova del 2001.

L’indagine, coordinata dalla procura generale di Genova, è stata condotta dalla direzione centrale della Polizia di Prevenzione e dalla Digos di Catania, in collaborazione con Francia e Spagna.

L’individuazione di una utenza mobile francese e del numero Imei del cellulare utilizzato, ha permesso di localizzarlo a Parigi, “dove si avvaleva di una rete di copertura e aveva contatti – dicono gli investigatori – con protagonisti dei movimenti eversivi degli anni di piombo”. Prima della cattura, lo spostamento a Barcellona del latitante sotto falsa identità.

L’uomo era già stato arrestato nel 2000 dalla Digos di Catania e condannato con sentenza definitiva a un anno di carcere quando, dopo il ritrovamento nel Tribunale di Sorveglianza etneo di una tanica di benzina, nel corso di una perquisizione nella sua abitazione furono rinvenuti quattro detonatori, 30 candelotti di dinamite e 60 metri di miccia detonante.

Nel corso delle indagini sui gravi episodi del G8, Puglisi fu individuato dalla Digos di Catania attraverso la visione di foto e filmati che lo immortalano mentre prende parte a assalti e lancia molotov a negozi e banche: i danni provocati in quell’occasione ammontavano ad oltre un miliardo di euro.