GELA (CL), 5 GIUGNO 2013 – Turni di lavoro massacranti, quelli ai quali veniva sottoposto un dipendente dell’Azienda Sanitaria Locale di Gela, iniziali A.G. Doveva iniziare il lavoro alle 8 del mattino per concluderlo alle 13.
Troppo anche per un perfetto stacanovista come il “nostro”. Così A.G., pur annotando nel registro delle presenze l’orario previsto, si concedeva un piccolo “sconto”. Iniziava a lavorare allo sportello fra le 9 e le 9.30 per poi crollare sfinito fra le 10.30 e le 11.
Da quel momento A.G. cercava di recuperare l’immane fatica sbrigando le sue faccende personali: meccanico, spesa e soprattutto l’irrinunciabile caffè in un noto bar della città. Purtroppo questo “massacrante” tran tran è stato notato e puntualmente “registrato” dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela.
Al termine delle indagini la Procura della Repubblica di Gela ha contestato al dipendente della A.s.l. di Gela, i reati di truffa continuata ai danni di Ente Pubblico. Dalle indagini dei militari è emersa “una situazione ormai abituale del dipendente, tanto radicata da apparire come un comportamento ormai ordinario, tale da non destare nel dipendente pubblico la minima preoccupazione o paura di essere scoperto”. Adesso il dipendente potrà finalmente riposare un po’.