ISTANBUL, 4 GIUGNO 2013 – Gli scontri in Turchia iniziano a fare registrare le prime vittime. Ad una settimana dall’inizio dei disordini, scoppiati in difesa di Gezi Park, sale a tre il numero delle vittime.
L’ultima vittima è Abdullah Comert, un giovane di 22 anni, deceduto in ospedale dopo essere stato colpito da un colpo di arma da fuoco, durante gli scontri scoppiati lungo il confine siriano.
La prima delle vittime di questi scontri è stata Ethem Sarisuluk, morto ad Ankara a seguito di un colpo di arma da fuoco alla testa, mentre il secondo ragazzo rimasto ucciso aveva vent’anni ed è stato investito ad Istanbul da un taxi che si era lanciato sulla folla di manifestanti.
Il premier turco Recep Tayyip Erdogan, ieri in Egitto, spiegava che : “La situazione in Turchia si sta calmando e al mio ritorno da questa visita i problemi saranno risolti”. Ma le sue dichiarazioni sembrano essere state motivo della ripresa degli scontri in piazza Taksim, che nella notte si riempieva di persone e si trasformava di nuovo nel teatro degli scontri di piazza. Scontri che nelle ore successive sono scoppiate ancora una volta nel sud del paese.
Il Kesk – la Confederazione dei sindacati dei lavoratori pubblici in Turchia – ha proclamato in due giorni di sciopero per protestare contro la repressione delle manifestazioni antigovernative. Questo è quanto si legge in una nota diffusa dal sito internet dell’organizzazione sindacale.