PALERMO, 4 GIUGNO 2013 – La Procura di Palermo apre una seconda inchiesta sul percolato formatosi nella discarica di Bellolampo. L’indagine, coordinata dal pm Geri Ferrara ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 13 persone.
I reati sui quali si indaga sono disastro doloso, inquinamento delle acque e del sottosuolo, gestione abusiva di discarica e abbandono di rifiuti speciali. Oggi in Procura sono stati ascoltati Nicolò’ Gervasi, direttore generale dell’Amia e Pietro Lo Monaco ex dirigente generale della Protezione civile che si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Questa seconda indagine riguarda una nuova distesa da 10 mila metri cubi, che si era creato nel 2010 in poi e che aveva contaminato le falde acquifere e pozzi privati. Questo lago di percolato attualmente risulta bonificato.
In una prima inchiesta sul percolato a Bellolampo sono state rinviate a giudizio 12 persone fra le quali l’ex sindaco di Palermo Diego Cammarata, l’ex liquidatore dell’Amia, Gaetano Lo Cicero, l’ex presidente del consiglio di amministrazione della società Vincenzo Galioto.