PALERMO, 4 GIUGNO 2013 – Minacce al vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana Antonio Venturino.
Venturino ha ricevuto una busta contenente tre proiettili calibro 9 e un messaggio: “Torna nella fogna o ti prendi uno di questi in fronte”. La busta è stata rinvenuta nel centro di smistamento delle Poste di via Ugo La Malfa.
Dopo la rottura con il Movimento 5 stelle, con il quale era stato eletto alle elezioni regionali, Antonio Venturino ha fondato una nuova formazione politica che ha chiamato “L’Italia migliore”.
Venturino ha manifestato una certa serenità: “Sono dispiaciuto ma tranquillo. La questura mi ha confermato quanto accaduto ma vado avanti sereno nel mio lavoro per dare una risposta ai problemi. Attendo elementi ulteriori per comprendere le ragioni di queste minacce ma non escludo che siano l’opera di qualche esagitato su cui hanno fatto presa gli attacchi di Grillo e di altri nelle piazze nei miei confronti, anche in questi ultimi giorni. Attacchi immotivati e molto duri. Occorre una riflessione”.
È subito arrivata la solidarietà del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. “Esprimo la mia solidarietà e quella dell’intero Parlamento siciliano al collega Antonio Venturino, vittima di una gravissima intimidazione. In un momento estremamente delicato per la vita economica e sociale del nostro Paese e della nostra Regione ritengo necessario che tutti abbassino i toni, per riportare la fisiologica polemica politica nei cardini del normale confronto democratico”.
Un messaggio di solidarietà anche dal Gruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, da cui Venturino è uscito qualche settimana fa: “Episodi del genere – affermano i deputati grillini – non appartengono in alcun modo alla dialettica politica, specie a quella del Movimento, da sempre improntata al confronto di idee e alla non violenza. All’onorevole Venturino va la piena solidarietà del gruppo e dell’intero Movimento della Sicilia”.
Poi Venturino ha ringraziato tutti coloro che hanno inviato un messaggio di solidarietà. “Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno mostrato affetto e vicinanza. C’è forse un clima di eccessiva tensione provocato da una dialettica che supera qualsiasi logica di dialogo e concertazione tipico della politica. Confido nel lavoro di forze dell’ordine e magistratura per individuare i responsabili. Non mi ritengo preoccupato per la mia incolumità ma per il clima da caccia alle streghe che sta traghettando la nostra società dalla protesta sul web, alla possibilità che qualcuno compia delle sciocchezze di ben altra natura”.
Stamattina, nel corso della trasmissione di Raitre, Agorà, ha attaccato Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle con cui ormai il rapporto è definitivamente deteriorato.
“Non credo che Grillo abbia una strategia ben precisa. Ieri sera a Piazza Amerina diceva le cose dette l’estate scorsa, ma con una rabbia e aggressività in più motivate dal fatto che si sta vedendo sfuggire di mano un Movimento che ha preso coscienza di alcune cose che non vanno e che non digerisce più le continue intrusioni di un leader che nasce come portavoce e che invece sta diventando una specie di segretario di partito”.
“Ci sono molte persone che, come me, non accettano più il modo in cui Grillo porta avanti il Movimento – ha aggiunto Venturino – e che, come me, erano convinte di poter portare avanti nel Palazzo una politica ‘del fare’ e non solo quella della protesta”.