PALERMO, 4 GIUGNO 2013 – Quando c’è di mezzo la Formazione professionale non c’è fronte che rimanga compatto: si spaccano i sindacati, si frantuma la maggioranza, si alzano i toni tra Governo e Parlamento regionale.
Un tutti contro tutti che certamente non offrirà soluzioni a lungo termine a quelle centinaia di lavoratori che da settimane protestano a difesa del proprio lavoro.
Dopo la manifestazione di questa mattina, organizzata da Cgil, Cisl e Uil, i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti dall’assessore per la Formazione professionale, Nelli Scilabra, e al Lavoro, Ester Bonafede, e hanno raggiunto un accordo che prevede il pagamento del 30 per cento delle somme attese dagli enti di formazione per la prima annualità dell’Avviso 20. L’accordo prevede l’incremento dei fondi per l’Avviso 20, da 200 a 220 milioni, la copertura degli sportelli multifunzionali e lo sblocco entro il mese di giugno di tutti i pagamenti arretrati, per gli enti che hanno presentato la rendicontazione corretta.
“Ci siamo impegnati – dice Anna Rosa Corsello, dirigente generale dell’assessorato – a erogare il prima possibile tutti i finanziamenti attesi”. “Un risultato che ci soddisfa soltanto in parte – commenta Giovanni Migliore, responsabile Fp della Cisl Scuola – perché aspettiamo garanzie per il futuro dei lavoratori”.
Anche Cgil, Cisl e Uil, quindi, che ieri non avevano approvato la scelta dei sindacati autonomi di incontrare l’assessore Scilabra e di accordarsi “per una somma ridicola”, hanno trovato un accordo, seppur parziale, e hanno annunciato che, per i prossimi step da seguire per risolvere il caos Formazione, torneranno in assessorato giovedì pomeriggio.
Un’intesa che è giunta nel tardo pomeriggio, impedendo agli assessori e ai rappresentanti sindacali di partecipare all’audizione alla Commissione Formazione e lavoro dell’Assemblea regionale siciliana.
“Oggi pomeriggio, proprio mentre a Palazzo d’Orleans era in corso un incontro fra i sindacati di categoria e l’assessore Scilabra – scrivono in una nota Mariella Maggio e Antonella Milazzo, rispettivamente vicepresidente e componente della commissione Lavoro all’Ars – in Commissione è stata presentata una risoluzione che non abbiamo votato: si tratta, infatti, di un atto strumentale che, se è condivisibile nella parte in cui chiede di ripristinare un ‘normale rapporto istituzionale’ fra Governo e Commissione, è quantomeno inopportuno nella parte in cui rischia di fomentare la tensione e far saltare il delicato dialogo in atto fra governo e parti sociali”.
“Una violenza inaudita nei confronti del Parlamento – lamenta Marcello Greco, presidente della Commissione e iscritto al gruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia (Drs), che fa capo al presidente Crocetta. – Chiedo le dimissioni immediate dell’assessore Scilabra, che troppe volte ha dimostrato di essere incompetente e irrispettosa. Oltre al fatto che ha distrutto la Formazione professionale in Sicilia”.
Una “rivolta” del partito del governatore Crocetta nei confornti del suo leader. Che si trova, quindi, nuovamente coinvolto in “beghe” di palazzo e che, come anticipa l’assessore Bonafede, e come chiedono Greco e Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Drs all’Ars, dovrà “con la sua autorevolezza dare una svolta a questa vicenda, occupandosene personalmente”.
Intanto, il presidente Crocetta ha manifestato la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto e ha annunciato che giovedì prossimo la giunta di governo delibererà un atto di approvazione dell’ipotesi di accordo a cui si è pervenuti. “La via da proseguire – aggiunge il presidente – è quella del confronto, evitando tensioni che non servono a favorire il processo di riforme necessarie e che si devono realizzare”.
Il presidente e l’assessore alla Formazione, incontreranno domani alle ore 18:00 a Palazzo d’Orleans, le organizzazioni datoriali gli enti di formazione, per illustrare loro l’organizzazione del nuovo piano formativo regionale.