City Centre Project, Francesco De Grandi alla Fondazione Gervasuti

di Redazione

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City Centre Project, Francesco De Grandi alla Fondazione Gervasuti

| martedì 04 Giugno 2013 - 12:05

simplicium

PALERMO, 4 GIUGNO 2013 – ArthubAsia e la Fondazione Gervasuti sono orgogliosi di annunciare l’apertura di “Shanghai e Venezia Present: City Centre, Diankou, Lima, Palermo” un progetto di Davide Quadrio, Qiu Zhijie e Fiona Biggiero.

Tre delle trenta città rappresentate lo scorso autunno nei padiglioni “cittadini” della Biennale di Shanghai, sono state richiamate in occasione della 55° Biennale di Venezia, e tre artisti sono stati invitati a presentare un lavoro site-specific presso la Fondazione Gervasuti.

City Centre è un progetto che si presenta in contrasto con la prospettiva e la presentazione nazionalistica che distingue – le biennali in generale – e in questo caso la Biennale veneziana.Le identità culturali sono qui presentate sotto la categoria dei centri urbani anziché delle nazioni.

La classificazione contemporanea della “città” rivela un complesso contesto multiculturale che va oltre la “nazionalizzazione” e dimostra una nuova urbanistica di sviluppo e di geografia politica. City Centre indica un centro che è composto dalle città, un fulcro, un aggrovigliarsi di diverse realtà urbane, che s’insinuano all’interno dell’architettura che caratterizza gli edifici della Fondazione, nella zona di Castello.

Vengono quindi esaminate, e messe in discussione, la nozione e l’idea di “luogo” e di “centro”. Ogni artista lavora riflettendo sulle proprie radici urbane, entrando in dialogo con la realtà culturale e sociale delle altre città invitate.

 

PALERMO / FRANCESCO DE GRANDI
WOOD # 3 HORTUS SIMPLICIUM, 2013
a cura di Laura Barreca & Valentina Bruschi per Arthub Med
Nel Cortile della Fondazione, Francesco De Grandi ha realizzato un grande murales, dove ricrea una fitta vegetazione in relazione a quella circostante, che si presenta come illuminante e illuminato trompe-l’œil, dipinto con colori fluorescenti e reattivi alle luci di wood.

Con questo progetto site-specific, De Grandi trasforma la Zona bar della Fondazione, sconvolgendo il nostro senso di percezione dello spazio e il nostro rapporto con gli ambienti urbani e rurali dentro cui viviamo. Due anni fa De Grandi già fatto un progetto simile, WOOD#1, nel cortile del Museo Riso, come scenografia

di uno spettacolo di musica e danza contemporanea, ma anche opera autonoma e parte della collezione dell’istituzione, come parte integrante della struttura architettonica.

 

L’opera in questa terza versione, per la Fondazione Gervasuti, nasce con una doppia lettura, sia diurna che notturna, quando gli squarci cromatici fluorescenti si illuminano con la luce di wood che anima il “bosco elettrico”.

 

Nel Cortile della Fondazione, Francesco De Grandi ha realizzato un grande murales, dove ricrea una fitta vegetazione in relazione a quella circostante, che si presenta come illuminante e illuminato trompe-l’œil, dipinto con colori fluorescenti e reattivi alle luci di wood. Con questo progetto site-specific, De Grandi trasforma la Zona bar della Fondazione, sconvolgendo il nostro senso di percezione dello spazio e il nostro rapporto con gli ambienti urbani e rurali dentro cui
viviamo.

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