ROMA, 3 GIUGNO 2013 – Vi siete mai chiesti perché ci grattiamo? Un gruppo di ricercatori l’ha fatto e probabilmente è giunto alla conclusione.
Il prurito, infatti, sarebbe causato da una molecola che viene secreta dal cuore, la eptide natiuretico di tipo B (BNP), che in realtà si occupa di controllare la pressione sanguigna regolamentando la quantità di sodio che rilasciano i reni, ma allo stesso tempo manda un segnale alla spina dorsale che ci fa venir voglia di grattarci.
Lo rendo noto Mark Hoon, genetista molecolare al National Institute of Dental and Craniofacial Research di Bethesda, nel Maryland che spiega come il prurito sia legato al cervello fino a considerarlo come una “forma moderata di dolore”. Le ricerche sono iniziate con delle sperimentazioni sui topi che, modificati geneticamente fino ad essere privati della molecola “pruriginosa”, non sono in grado di avvertire la necessità di grattarsi.
Isolare la molecola consentirebbe di debellare il fastidio specie per chi soffre di prurito cronico, in particolare chi è affetto da eczema e psoriasi. Riuscite a immaginare cosa significherebbe? Per inciso, credo che quello causato dalle punture di zanzara, non conti. È un’altra cosa.
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