PALERMO, 5 GIUGNO 2013 – Il Tar del Lazio ha rinviato a data da destinarsi il proprio pronunciamento sulla legittimità del decreto Balduzzi. Una decisione nel merito dunque non si avrà prima della fine dell’estate. E’ questa la novità nell’ambito della vertenza dei laboratori d’analisi.
Ieri i laboratori della Sicilia (con qualche eccezione, soprattutto nella zona di Catania) sono rimasti chiusi per tutta la giornata ed è confermata per oggi alle 10.00, la manifestazione di protesta davanti all’assessorato regionale della Salute di piazza Ottavio Ziino: una manifestazione, è stato ribadito, dal carattere pacifico.
Assessorato regionale e laboratori hanno ritrovato il dialogo nella lunga riunione di lunedì che non ha portato a risultati concreti ma che ha sancito una ritrovata armonia tra le parti, con la promessa da parte dell’assessore Lucia Borsellino di portare la questione sui tavoli romani per cercare una soluzione a un problema che in Sicilia è più complesso che in altre regioni: in tal senso è stato già chiesto un incontro con i rappresentanti del Ministero della Salute.
“Non potevamo non recepire il decreto Balduzzi e adottare i consequenziali provvedimenti” ha detto l’assessore Borsellino nel corso della riunione ma c’è l’impegno ad affrontare alcune delle proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali tra cui quella di valutare una possibile integrazione delle tariffe di alcune prestazioni se non sono in linea con i costi di produzione e il riconoscimento, per la radiologia, della visita per le prestazioni di risonanza magnetica e di quelle con somministrazione di mezzo di contrasto.
Va ricordato che oltre al problema del nuovo tariffario, meno vantaggioso per i centri convenzionati rispetto a quello precedente, c’è anche il problema del recupero, da parte dell’assessorato, di circa 140 milioni di euro che la Regione ha versato ai laboratori tra il 2007 e il 2012 per effetto di un tariffario non ritenuto valido da una recente sentenza del Cga.
Nel corso della riunione le organizzazioni sindacali hanno rappresentato che l’applicazione del tariffario Balduzzi comporta una perdita di remunerazione per loro insostenibile e hanno chiesto la sospensione del decreto assessoriale di recepimento del tariffario Balduzzi, la sospensione della circolare alle Aziende sanitarie, rappresentando che le stesse non risulterebbero avere un comportamento uniforme e puntuale rispetto alla circolare che invece delimita gli effetti al mese di maggio e la rivalutazione del decreto Bindi.
Ora la notizia del differimento della decisione del Tar del Lazio, accolta non troppo bene dai titolari dei laboratori d’analisi che speravano in un colpo di scena che avrebbe riaperto i giochi.