PALERMO, 3 GIUGNO 2013 – Divampa la polemica tra l’amministrazione comunale di Palermo e il corpo di Polizia municipale, o meglio con i sindacati dei vigili. Dopo l’entrata in vigore, il 1 giugno, dell’ordinanza sulla “movida”, oggi c’è la durissima presa di posizione della Cisl Fp che ha diffuso un comunicato al vetriolo.
“La Polizia municipale di Palermo non ha paura di fare il proprio lavoro – ha detto Nicolò Scaglione, segretario aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani per il Comune di Palermo -, anzi da anni chiede di poter avere mezzi, risorse e strumenti necessari allo svolgimento del servizio. Ma questo non interessa alla Giunta Orlando che si limita ad usare la Polizia municipale come capro espiatorio e specchietto delle allodole per nascondere incompetenza ed approssimazione amministrativa nella gestione della ‘movida’”.
Il riferimento è a quanto affermato dall’assessore Di Marco circa il timore della Polizia municipale di effettuare controlli in alcune zone di Palermo. “In qualsiasi posto gli uomini e le donne della Polizia Municipale vengano comandati in servizio, si distinguono per capacità professionalità ed efficacia dell’azione. Il messaggio lanciato chiaramente dall’assessore è dirompente soprattutto a Palermo, dove l’illegalità spesso si può chiamare mafia. Sostenere ed indicare delle zone franche dove la legge può essere derogata a piacimento, lascia un senso di sconforto terribile”.
Scaglione poi affronta il problema dell’emergenza legata alla carenza di uomini e mezzi. “La pesante carenza di cui oggi si parla è causata anche dai drastici tagli operati dalla Giunta Orlando. Infatti nel bilancio del Comune sono stati depennati in totale 1 milione e 500 mila euro circa, destinati al potenziamento dei mezzi del personale della Polizia Municipale. L’amministrazione comunale ha anche proposto, nel corso della contrattazione collettiva, di togliere altri 400 mila euro, necessari per garantire il servizio della Polizia Municipale durante le domeniche ed i giorni festivi”.