ROMA, 2 GIUGNO 2013 – Parata dai toni “essenziali” e senza sfarzi quella tenutasi a Roma per la Festa del 67° anniversario dalla fondazione della Repubblica.
I reparti delle Forze armate e delle Forze dell’ordine, ma senza mezzi, senza cavalli e senza l’accompagnamento delle scie delle Frecce tricolori. Nonostante un’altra riduzione del budget, ovvero un ulteriore tagli di 400 mila euro rispetto a quello già ridimensionato dell’anno scorso, non sono mancate le polemiche di chi avrebbe voluto che non si spendesse nemmeno un euro.
La cerimonia è cominciata alle 9.15 in piazza Venezia dove il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accompagnato dal presidente del Consiglio Enrico Letta, da quello della Camera Laura Boldrini e dal presidente del Senato Piero Grasso, ha deposto una corona d’alloro ai piedi del Milite ignoto. Dalle 10 alle 11 invece c’è stata la parata.
Napolitano ha ricordato “i militari italiani che in ogni tempo e luogo hanno perso la vita al servizio della Patria: ieri, nel lungo e travagliato percorso che ha reso l’Italia una nazione libera e democratica; oggi, in paesi attraversati da conflitti e devastazioni, in aiuto a popolazioni sofferenti”.
Per il capo dello Stato “la tradizionale parata militare ha consentito anche quest’anno di unire cittadini e istituzioni nella celebrazione della nascita della Repubblica” e l’Italia è un “Paese determinato a superare l’attuale difficile contingenza”.