ERICE (TP), 1 GIUGNO 2013 – Un rogo ha distrutto questa notte 15 ettari di macchia mediterranea sul Monte Erice.
Vigili del Fuoco e Corpo Forestale hanno lavorato tutta la notte per spegnere l’incendio, divamapato in località “Casazza” e domato solo all’alba. Nessun danno a persone o cose anche se il forte vento di maestrale ha spinto le fiamme molto vicine alle case, suscitando apprensione.
Il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, parla di rogo doloso: “L’erba è ancora verde – dice il Tranchida Si24 – , c’è un elevato tasso di umidità e soffiava un forte maetrale. Le fiamme peraltro sono divampate in prossimità della strada, non lontano dal bosco di San Matteo. Sono condizioni che non lasciano dubbi: l’incendio è doloso. Anche i tecnici della Protezione civile comunale hanno confermato quest’ipotesi”.
Tranchida chiama in causa la Regione e la mancata prevenzione da parte del governo regionale. “Il contesto di malessere in cui vivono i forestali è evidente. Non è possibile operare per la repressione ma neppure per la prevenzione degli incendi quindi non sono stati realizzati i viali parafuoco. Monte Erice è una zona a rischio, lo sappiamo. Questo è solo il preallarme. La Regione deve difendere il proprio patrimonio, se riusciamo a farlo le amministrazioni periferiche come può il governo regionale non farlo?”.
Il sindaco ha già avviato le opere di prevenzione nel proprio territorio e ha emesso le ordinanze che impongono ai privati di ripulire i terreni. Ma chiama alle proprie responsabilità la Regione, con una nota indirizzata al Presidente Rosario Crocetta e all’assessore alle Risorse Agricole e Forestali. “Se chiediamo ai cittadini di intervenire anche le istituzioni devono farlo. Se ci saranno nuovi ed eventuali danni, riterrò la Regione corresponsabile”.
(foto d’archivio)