MILANO, 31 MAGGIO 2013 – Il pm Pietro Forno, nella sua requisitoria al processo Ruby bis, ha chiesto la condanna a sette anni di reclusione per ciascuno degli imputati e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalle scuole di ogni ordine e grado per Emilio Fede, Lele Mora e l’ex-consigliera regionale Nicole Minetti.
Durante la requisitoria il pm Antonio Sangermano, che aveva iniziato a parlare per primo, ha spiegato che pur non essendoci una prova di un presunto pagamento di oltre 4,5 milioni di euro a Ruby, la ragazza “sapeva che aveva fatto qualcosa per cui aspettarsi una ricompensa”.
Riprendendo quanto dichiarato nella requisitoria del 4 marzo al processo in cui è imputato Silvio Berlusconi, il pm Sangermano ha detto che “è falso che le serate di Arcore fossero ordinari convivi”, aggiungendo che quegli eventi “sono espressione di un sistema prostitutivo organizzato per il piacere di Berlusconi”.
Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti hanno respinto ogni addebito. Tutti e tre sono accusati di aver reclutato, a pagamento o dietro promesse di regali, numerose giovani per presunti party erotici nelle residenze dell’ex-premier.
“Siamo dinanzi ad un’aggressione mortificante che colpisce Silvio Berlusconi non solo come politico ma come uomo. A lui va la mia personale solidarietà e di quei milioni di italiani che ad ogni tornata elettorale gli confermano una crescente fiducia”. Lo ha dichiarato la senatrice Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico.
