PALERMO, 31 MAGGIO 2013 – Braccio di ferro fra l’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e i sindacati. Mentre Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil scuola annunciano una nuova protesta per il 4 giugno, l’assessore ribatte a muso duro.
“Nell’ultimo incontro avuto con tutte le organizzazioni sindacali, a Palazzo d’Orleans – dice Scilabra – , ci è stato chiesto di mettere nero su bianco la nostra intenzione di rieditare quella parte di attività formative presenti nell’ex Avviso 20 che rispondevano alle esigenze di compatibilità tecniche con il Piano Giovani. Ritenevano, in quella data, che l’ufficialità di questa intenzione avrebbe dato serenità ai lavoratori che essi rappresentano. Ieri quell’atto tanto richiesto è stato firmato ma Cgil, Cisl e Uil confermano lo sciopero del 4 giugno e iniziano a dare i numeri su 4.000 presunti licenziamenti”.
“Queste organizzazioni sindacali – aggiunge l’assessore, che deve incontrare il Governo nazionale – tentano di generare un allarme sociale da incanalare contro il Governo della Regione Siciliana e contro le nostre intenzioni di riforma della formazione professionale. Tagliamo quella parte di corsi non compatibili con il Piano Giovani sotto il profilo tecnico ed eliminiamo corsi che non trovano alcuna corrispondenza con la domanda del mercato siciliano. Cgil, Cisl e Uil vogliono ancora corsi per ricamatrici, per femme de chambre, per attore, per esperto di abbronzatura? – chiede Nelli -. Se è questo ciò che vogliono sappiano che non siamo disponibili”.
Un no che non è una chiusura definitiva: “Tutti quei corsi rivolti a soggetti svantaggiati, come detenuti e disabili – precisa Scilabra -, che non possono rientrare nel Piano Giovani poichè oltre il limite di età contemplato dal Piano, verranno finanziati con le economie del Programma Operativo FSE 2007-2013 (circa 30 milioni di euro). Una scelta che ho voluto compiere con fermezza per salvaguardare la rilevanza sociale di quelle attività presenti sull’ambito FAS dell’ex Avviso 20″.
Scilabra non risparmia l’ironia e nel mirino finiscono anche i suoi predecessori: “È pronto l’Avviso 18 che formerà gli OSS (Operatori Socio Sanitari) sul quale stiamo investendo 40 milioni di euro, un avviso che garantisce pieno successo occupazionale ai corsisti. Forse proprio per questo motivo chi mi ha preceduto aveva ben deciso di bloccarlo perchè appunto la Formazione professionale doveva servire ad altro: agli attori che abbiamo formato negli anni passati e che oggi lavorano tutti ad Hollywood, agli esperti di abbronzatura che vediamo impiegati a centinaia sulle spiagge siciliane”.
Sull’allarme lavoro la Scilabra è sicura: “Non c’è alcun rischio di oltre 4.000 licenziamenti – spiega -, chi dice questo nelle piazze compie un atto gravissimo e procura un allarme infondato e falso. Se qualcuno crede che attraverso la piazza si possa aprire una fase di mercato con il Governo, si sbaglia. Come ho già detto non siamo disponibili. Noi assumiamo impegni e li manteniamo, ai sindacati chiedo la medesima coerenza rispetto a quanto hanno detto in tutti i nostri precedenti incontri”.
Confermati anche gli incontri con operatori e sindacati: “Lunedì prossimo – conclude Scilabra – incontrerò le associazioni degli enti, le sigle sindacali che non protestano (Ugl, Cobas e Snals) e martedì incontrerò Cgil, Cisl e Uil, poichè mi scrivono ufficialmente: sono ‘troppo impegnate nell’organizzazione dello sciopero’. Sempre per martedi’ ho chiesto alla V Commissione Parlamentare di essere ascoltata in audizione per esporre il piano”.
I sindacati però non intendono incassare in silenzio e replicano, punto su punto. “Durante gli incontri – si legge in una nota di Flc Cgil Cisl Scuola e Uil Scuola – aveva assicurato che avrebbe fatto proseguire nella seconda annualità quasi tutto ciò che era stato finanziato nella prima annualità dell’avviso 20. Invece a fronte dei 285 milioni disponibili, sono stati messi in moto solo 170 finanziando poco più del 60% ed escludendo un maggior numero di corsi rispetto a quei pochi corsi citati dall’assessore solo per portare avanti la solita denigrazione a buon mercato basata su fantasie ed usata per ‘coprire’ il massacro sociale”.
Cgil, Cisl e Uil smentiscono Nelli Scilabra anche sul Fas (Formazione Ambiti Speciali, cioè Handicap e reclusi): “Mentre alle parti sociali l’assessore aveva parlato solo della necessità di contenere l’età dei partecipanti ai corsi entro i 35 anni, nel bando uscito ieri il FAS è ridotto al 25% delle attività della prima annualità dell’avviso 20. La scelta di ridurre la copertura finanziaria del secondo anno dell’avviso 20 – aggiungono i sindacati – è un atto politico del governo, se ne assume la responsabilità con le conseguenze sociali annesse. Quello che la Scilabra non può di certo affermare è che non ci saranno problemi per i lavoratori, sono piuttosto le scelte politiche a creare allarmismi e tensione sociale, non la nostra azione sindacale”.
E ribadiscono la mobilitazione di martedì 4 giugno: “Lo sciopero è un strumento legittimo attraverso il quale martedì i lavoratori esprimeranno tutta la loro preoccupazione che di certo non proviene dai nostri presunti allarmi ma da un modo di procedere nella riforma, da noi chiesta da tempo, che appare improvvisata e priva di una progettualità che abbia alla base anche la tutela dei lavoratori”.