PALERMO, 29 MAGGIO 2013 – L’agenzia internazionale Moody’s taglia il rating della Sicilia e di altre tre regioni italiane. La Sicilia scende di un gradino, da “Baa3” a “Ba1”, entrando così nella fascia “Speculative grade”, dove non è consigliabile investire a causa di “titoli speculativi con rischio d’insolvenza significativo”.
Moody’s assegna un rating che misura la capacità di restituire i crediti ricevuti in base a una scala standardizzata e suddivisa tra debiti contratti a medio termine e a lungo termine. Il downgrade delle quattro regioni italiane “riflette i crescenti timori sulla loro posizione finanziaria. I tagli alle risorse dovuti all’austerity stanno mettendo sotto pressione i bilanci delle regioni, traducendosi in una rigidità fiscale. Le pressioni di liquidità in atto hanno contribuito all’accumulo di debiti commerciali”. Per Moody’s le quattro regioni dovranno probabilmente risanare ulteriormente i propri conti, anche con una razionalizzazione delle spese e un aumento delle tasse.
Per la Sicilia il taglio del rating conclude la revisione iniziata lo scorso anno e riflette il deterioramento della performance operativa e il deficit di bilancio legati a entrate in stagnazione e un profilo di spesa rigido. Le altre tre regioni che hanno subito un taglio del rating sono la Campania e il Piemonte, passate come la Sicilia da “Baa3” a “Ba1”, e il Lazio, tagliato di due gradini, da “Baa3” a “Ba2”. L’outlook è negativo per tutte e quattro le regioni.