PALERMO, 27 MAGGIO 2013 – Si è fermato il cantiere per il tram a Palermo per lo sciopero degli operai edili, indetto da Fillea, Filca e Feneal. Il presidio è stato organizzato nella sede di via Mauro De Mauro, in fondo a viale Michelangelo, dove ci sono gli uffici.
I lavoratori sono fermi in attesa di novità sulla prosecuzione dei lavori, quindi lo sciopero potrebbe proseguire anche nei prossimi giorni. Lungo il tragitto della linea 3 A, che scende dal deposito Castellana in direzione Cep, i lavoratori hanno appeso i loro striscioni: “La burocrazia rischia un’altra opera incompiuta”, “Questo tram è diventato un dramma: operai Sis nuovi disoccupati”, “Uniti diciamo basta: il gioco delle tre carte è terminato. Vogliamo i fatti e non i comunicato stampa”.
I sindacati chiedono all’azienda di revocare le lettere di licenziamento, partite il 15 maggio. E all’Amat sollecitano il piano di rientro che la Sis – che è in attesa del finanziamento di 82 milioni della Regione – aspetta per proseguire i lavori. Una delegazione sindacale si è recata in mattinata all’Amat per incontrare il presidente Giuseppe Modica. Senza il pagamento della nuova polizza assicurativa, che copre gli operai, i sinistri e i danni verso terzi, gli operai non potranno tornare al lavoro.
“Il tira e molla non può gravare sui lavoratori – dichiara il rappresentante della Fillea Piero Ceraulo. – La Sis aspetta dal Comune un anticipo di 5 milioni: altrimenti non si potrà pagare l’assicurazione del cantiere, scaduta il 24 maggio, e nemmeno gli stipendi di maggio, a metà del mese prossimo. Non si dica che con questo sciopero vogliamo strumentalizzare i lavoratori: anche loro aspettano il cronoprogramma per capire quale sarà il loro futuro”.
Nel pomeriggio i sindacati degli edili diramano una nota con cui denunciano un rimpallo di responsabilità. Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil al termine dello sciopero di oggi dei lavoratori impegnati nei lavori del tram di Palermo, hanno incontrato all’Amat il responsabile unico del procedimento, Marco Pellerito. Pellerito ha informato i sindacati della nota inviata il 23 maggio scorso dall’assessore alla Mobilità del Comune di Palermo, Tullio Giuffrè, all’Amat con cui si comunica la protrazione del contratto alla Sis fino al completamento dei lavori. “La nota – afferma Antonino Cirivello, segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani – è l’unica notizia ufficiale che ad oggi conosciamo, tra l’altro subito dopo smentita dalla Sis che, oggi ha ribadito di non voler sospendere la procedura di licenziamento. Attendiamo che ci vengano fornite notizie certe e non apprese casualmente. È inaccettabile il rimpallo di responsabilità fra Comune di Palermo, Amat e Sis. Si dimentica che sono a repentaglio il futuro di 300 persone e la realizzazione di un’opera che rischia di diventare un’altra incompiuta. A noi interessa salvaguardare i lavoratori che sono ormai esasperati dai continui scaricabarile fra tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda del tram di Palermo”.
Le sigle sindacali hanno chiesto un incontro urgente al prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, “che riteniamo – dicono Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil – l’unico interlocutore in grado di fare chiarezza su questa vertenza, che rischia di diventare un’emergenza sociale ad altissimo rischio di esplosione”.