PALERMO, 26 MAGGIO 2013 – A pochi giorni dallo svolgimento delle elezioni universitarie per la rappresentanza studentesca all’interno degli organismi superiori dell’Università di Palermo, il rettore Roberto Lagalla commenta i risultati e illustra i punti di forza della riforma Gelmini.
Il sistema universitario previsto dall’ex ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, prevede, tra l’altro, anche l’abolizione delle facoltà, o meglio un riordino di esse e la loro riorganizzazione in strutture di raccordo dei corsi di laurea. Sono previsti, inoltre, ulteriori tagli ai dipartimenti universitari, già ridotti da ottanta a venti dal momento dell’insediamento di Lagalla al vertice dell’Ateneo. “Era un inaccettabile frazionamento accademico e didattico”, ha commentato il rettore.
Roberto Lagalla spiega a Si24 qual è l’importanza delle elezioni universitarie, “quale segno di partecipazione e democrazia all’interno dell’Ateneo” e anticipa alcuni dei nodi fondamentali della prossima applicazione, prevista da settembre, della riforma Gelmini.
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