PALERMO, 25 MAGGIO 2013 – Sempre più donazioni di organi In Sicilia. In occasione della Giornata nazionale della donazione degli organi, che si celebrerà domani, il Centro regionale Trapianti (CRT), coordinato da Vito Sparacino, comunica i dati dei primi cinque mesi del 2013.
Dal primo gennaio al 23 maggio sono state 37 le donazioni di organi fatte in Sicilia, mentre 24 sono state le opposizioni espresse da familiari di pazienti in morte cerebrale. Palermo è la provincia con il maggior numero di donazioni: 18, di cui 14 all’Arnas Civico, 3 a Villa Sofia, 1 all’Ismett. Segue Catania con 5 donazioni: 1 all’Arnas Garibaldi, 4 al Cannizzaro. A Messina sono state registrate 3 donazioni, tutte al Policlinico. E ancora tre donazioni a Gela, 2 all’ospedale di Taormina, 2 ad Agrigento, 2 al presidio ospedaliero di Ragusa, 2 all’Umberto I di Siracusa. Altre due donazioni di organi sono state effettuate a Malta con cui la Sicilia ha dal 2011 un accordo operativo in base al quale tutti i potenziali donatori di organi maltesi non utilizzati nell’isola verranno proposti alla al CRT e gestiti allo stesso modo dei donatori siciliani.
Questi dati confermano il trend positivo del 2011 e del 2012, dopo una flessione delle donazioni registrate nei due anni precedenti. Nel 2012, con 18,6 donatori per milione di abitanti, la Sicilia si è collocata al di sopra della media europea, che è di 17,4 donatori per milione di abitanti, avvicinandosi alla media nazionale (22 donatori pma). Un risultato da ricollegare a un incremento del numero di donatori segnalati e a una riduzione del tasso di opposizione alla donazione che scende dal 57% del 2010 al 52% nel 2011 e al 42% nel primo semestre del 2012.
Per quanto riguarda la donazione di cornee, nel 2012 non si è confermato il trend all’aumento registrato nel 2011: il numero di cornee prelevate si è fermato a 70 contro le 81 prelevate nel 2011. “Questo fenomeno – spiega Sparacino – è dovuto alla contrazione di prelievi in donatori a cuore fermo, che è collegata alla frequente indisponibilità di oculisti nelle ore pomeridiane e notturne. Il CRT – conclude il coordinatore regionale – sta perseguendo l’obiettivo di formare Coordinatori locali in grado di eseguire personalmente il prelievo delle cornee e rendersi in tal modo indipendenti dagli oculisti”.