PALERMO, 25 MAGGIO 2013 – Il forte grido del Papa polacco del 9 maggio del 1993 arriva con la stessa forza, vent’anni dopo, nel prato del Foro Italico di Palermo. Le stesse parole vengono scandite con forza dal cardinale Romeo.
Fu una storica rottura che la mafia non perdonò alla Chiesa tanto da piazzare le bombe a San Giovanni in Laterano e San Giorgio a Velabro, a Roma. Nel pieno della stagione del terrorismo mafioso, Cosa nostra comprende la potenza delle parole di Giovanni Paolo II.
Dopo le bombe l’omicidio di Padre Pino Puglisi. Nei giorni scorsi Papa Francesco raccoglie il testimone di Wojtyla incontrando i vescovi siciliani. Oggi Romeo rilancia la sfida contro l’antistato che usa ancora le immagini sacre per il suo rito di iniziazione.