PALERMO, 24 MAGGIO 2013 – Le scosse di terremoto avvertite nella giornata di ieri nella zona etnea sono dovute “alla presenza di faglie che si muovono con continuità generando delle scosse di terremoto e il conseguente sciame sismico”. È quanto ha dichiarato il direttore dell’Ingv Stefano Gresta, (nella foto) in un’intervista rilasciata a Si24.
Un altro fenomeno curioso si è registrato nella zona del siracusano, ieri intorno alle 16:15, quando i sismometri dell’Ingv hanno avvertito un tremore dalla forma d’onda che non aveva le caratteristiche classiche di un terremoto. “All’inizio avevamo pensato che potesse essere un tremore dovuto ad un evento artificiale come un’esplosione sottomarina o lo scoppio di una cava – ha detto Stefano Gresta – poi abbiamo ricondotto la registrazione sismica ad un fenomeno non proprio raro come quello delle ‘onde T’ “.
Pochi minuti prima si era registrato un sisma di magnitudo 4.8 in Grecia: “Le ‘onde T’ sono state generate dal terremoto greco – ha detto Gresta – sono onde (acustiche) di compressione che viaggiano in acqua e che hanno permesso di avvertire il sisma greco nel territorio siracusano”.