PALERMO, 24 MAGGIO 2013 – Fissare subito i criteri in base a cui verranno assegnate alla Sicilia le imposte che pagheranno le imprese che operano nell’isola: lo chiedono, con una mozione, venti deputati all’Ars, fra cui i 14 del Movimento 5 Stelle.
La vicenda riguarda l’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto, riconosciuta dal Governo Monti, che permette alla Regione di incassare i tributi derivanti dalle attività delle imprese che operano in Sicilia pur avendo sede legale altrove. Secondo i parlamentari sottoscrittori della mozione la determinazione di queste imposte non può essere lasciata allo Stato ma deve essere frutto di meccanismi chiari di assegnazione.
Ma sulla discussione del documento scoppia la polemica con il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. I deputati contestano al presidente di Sala d’Ercole la mancata convocazione straordinaria dell’aula per la trattazione della mozione. Secondo Ardizzone non ci sarebbero gli estremi per una convocazione d’urgenza.
Urgenza che invece, secondo i grillini, è dettata da un imminente incontro romano fra il Presidente Crocetta e il Governo per definire i dettagli dei trasferimenti Stato-Regione. In questo modo, secondo il deputato Stefano Zito “l’articolo 37 rischia di essere svuotato e depotenziato e questo in un momento in cui un po’ di ossigeno per le casse regionali sarebbe stato non solo importante, ma addirittura indispensabile. A pagarne lo scotto alla fine, come sempre, potrebbero essere i siciliani”.
