CATANIA, 22 MAGGIO 2013 – Sono stati identificati due dei responsabili dell’omicidio di Mario Mauceri, detto “‘u Lintinisi”: Antonio Fichera, 68 anni (a sinistra nella foto) e Roberto Campisi, 43 anni, (a destra nella foto), identificati grazie alle dichiarazioni del pentito Gaetano D’Aquino.
Mario Mauceri era affiliato inizialmente al clan Santapaola-Ercolano e poi a quello Sciuto “Tigna” ed è stato ucciso per una vendetta il 13 settembre del 2009 ad Agnone Bagni in provincia di Siracusa. Mauceri era stato arrestato nel 2001 nell’ambito dell’operazione denominata “Ottanta Palmi” insieme con altri esponenti della cosca tra cui Salvatore Amato e Grazia Santapaola, cugina del boss Benedetto.
Mauceri sapeva di essere nel mirino dei killer perché dopo il delitto, nella sua abitazione, era stata scoperta una lettera inviatagli dal cugino Francesco Finocchiaro “Iattaredda”, membro della cosca Cappello e all’epoca detenuto, che gli consigliava di “fare attenzione” e di non uscire di casa.
Secondo D’Aquino, Mauceri aveva accompagnato la sera del 26 agosto 2008 Sebastiano Fichera, uomo di vertice del clan Sciuto “Tigna” all’appuntamento con coloro che lo avrebbero ucciso. Il delitto, deciso all’interno dello stesso clan perché Fichera trafficava droga in proprio, determinò due vendette: una del clan Cappello – Bonaccorsi, che assassinò Giacomo Spalletta, ed un’altra ordita dal padre di Fichera, che colpì Mario Mauceri.