PALERMO, 22 MAGGIO 2013 – Ventuno anni dalla strage di Capaci, Palermo ricorda Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani. E con loro tutti i magistrati uccisi dalla mafia. Nel piazzale davanti al Palazzo di Giustizia cittadini, magistrati, familiari delle vittime della mafia si sono dati appuntamento per “Le notti della memoria”.
La manifestazione è organizzata dal Comitato 23 maggio e da un gruppo di associazioni. Piove, ma non importa. In piazza ci sono i magistrati Nico Gozzo, Leonardo Agueci, Francesco Del Bene. Ci sono i parenti di tanti eroi caduti sotto i colpi della mafia: Pina Maisano Grassi, vedova dell’imprenditore Libero Grassi, Mimma Alfano, vedova del giornalista Beppe Alfano. C’è Indio, nome in codice di uno degli “angeli” di Giovanni Falcone, scampato quel giorno al massacro di Capaci perchè in malattia. C’è Valeria Grasso, imprenditrice che si è ribellata al racket, firmando il suo calvario. Ci sono tanti cittadini comuni.
I bambini dell’Orchestra sinfonica e del coro infantile “Falcone Borsellino” della Fondazione “La città invisibile” cantano, poi la Fiaccolata per la verità. Il momento più toccante, quello più atteso, è una catena umana che cinge il tribunale di Palermo, come un abbraccio simbolico in cui stringere tutte le vittime di Cosa Nostra.