VITTORIA (RG), 15 MAGGIO 2013 – È morto a 64 anni Giovanni Guarascio, l’uomo che si è dato fuoco per salvare la sua casa messa all’asta per un debito bancario.
Il muratore è morto per arresto cardiaco. Era stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Cannizzaro di Catania. Non è riuscito a sopravvivere alle ustioni di terzo grado riportate sul 50 per cento del corpo, localizzate in particolare su viso, torace e arti superiori, che gli hanno sin da subito creato difficoltà respiratorie.
Resta ricoverato anche l’agente di Polizia Antonino Terranova, 36 anni, che era intervenuto insieme al collega Giammarco Di Raimondo per cercare di salvare il muratore. Giovanni Guarascio si è dato fuoco con della benzina quando ha visto presentarsi l’ufficiale giudiziario per eseguire l’ordine di sfratto dalla sua casa di via Brescia.
Intanto la Procura ha aperto un’inchiesta sulle modalità che hanno portato al pignoramento della casa.
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Spero che la discrasia caduta SULLA Famiglia Guarascio Giuseppe sia servita ad evitare che ciò si possa ripetere, ma dove era il sindaco i carabiniere i giudici il direttore della banca e i disonesti affaristi senza vergogna.