“Falcone e Borsellino, i miei maestri”. Piero Grasso dà lezioni di antimafia ai ragazzi delle scuole

di Redazione

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“Falcone e Borsellino, i miei maestri”. Piero Grasso dà lezioni di antimafia ai ragazzi delle scuole

| martedì 21 Maggio 2013 - 09:39

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PALERMO, 21 MAGGIO 2013 – “Due maestri che mi hanno preso per mano facendomi capire cosa è la mafia e quindi come combatterla. Falcone mi ha insegnato a essere preciso e puntiglioso in qualsiasi indagine, Borsellino ad organizzare il lavoro; maestri e fratelli con i quali abbiamo iniziato un percorso”.

 

Sono queste le parole pronunciate dal presidente del Senato Piero Grasso parlando di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino durante lo speciale Lezioni di Mafia II di Rai Educational, in collaborazione con il Miur, che coinvolge centinaia di ragazzi delle scuole di tutta Italia. Grasso ha parlato ai ragazzi della vita vissuta sotto scorta. “Per un magistrato siciliano è una cosa del tutto normale ma ciò che è peggio è il rischio che corrono i tuoi familiari e tu devi mettere nel conto il coraggio, anche per affrontare questa situazione. Perchè non possono essere coinvolti degli innocenti”.

 

Poi Grasso racconta quando all’inizio della carriera tentò di eludere la scorta recandosi sotto Natale in motocicletta insieme alla moglie a fare alcuni acquisti. “Quando tornai a casa mi ritrovai circondato dai Carabinieri che mi avevano cercato e non trovandomi temettero che fosse successo qualcosa. Mi sequestrarono la motocicletta e mi dissero di non fare mai più una cosa del genere, loro dovevano proteggermi e io non potevo girare da solo. Ai ragazzi delle scorte vanno i miei ringraziamenti perchè corrono il nostro medesimo pericolo e rischiano come noi la propria vita”.

 

“Non possiamo dire che Cosa Nostra è stata completamente distrutta, però è stata fortemente ridimensionata. C’è stata una trasformazione della mafia, nel senso che oggi cerca di non farsi notare, di non stare sotto i riflettori tentando di infiltrarsi nel tessuto economico imprenditoriale del Paese, un elemento molto più subdolo e molto più difficile da accertare. Per questo dobbiamo mettere in atto tutte quelle contromisure per scoprire dove la mafia si infiltra”.

 

“Mi auguro – aggiunge Grasso – che proprio il Senato possa approvare al più presto tutte quelle forme legislative capaci di contrastare l’espandersi nell’economia della criminalità organizzata”. Il 23 maggio ricorre il 21esimo anniversario della strage di Capaci.

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