PALERMO, 21 MAGGIO 2013 – Superare la rottura con Orlando, tornare indietro di un anno e ricucire quello strappo. Antonello Cracolici, deputato regionale del Pd, lo dice senza mezzi termini, alla vigilia dell’iniziativa “RiFare il Pd”, in programma venerdì prossimo a Palermo.
Un appuntamento con il quale Cracolici, non sempre d’accordo con le linee del partito in Sicilia, mira ad una nuova unità ma vuole anche tracciare un bilancio sui primi sei mesi del governo e su come rilanciarne l’azione riformatrice.
“Un anno fa – dice – Palermo ha eletto il sindaco. In occasione di quelle elezioni si è consumato, proprio a Palermo, il più doloroso strappo del centrosinistra siciliano. Oggi abbiamo tutti il dovere di superare le nostre contrapposizioni per offrire un orizzonte comune alla nostra gente”.
Un’apertura chiara, chiarissima. “Rifare il PD – ribadisce Cracolici – vuol dire costruire un’unità nuova sui contenuti e sulle sfide di cambiamento per essere all’altezza della richiesta di cambiamento che arriva dai cittadini. Anche Orlando abbia il coraggio di aprire una nuova fase – ha proseguito Cracolici – sapendo che il sindaco lui lo ha saputo fare. Ma da solo, chiuso in un isolamento politico fuori dal tempo, non potrà realizzare né il bene dei palermitani né il bene di quel popolo del centrosinistra al quale lui stesso sembra volersi riferire”.
Cracolici parla anche del futuro del Pd: “Il nostro obiettivo deve essere quello di parlare anche ai tanti che vivono questa fase nell’assoluto smarrimento, a causa di riferimenti politici che non esistono più. Solo realizzando una vera e nuova unità solo favorendo una partecipazione ampia alle scelte delle amministrazioni, da Palermo alla Sicilia, sarà possibile costruire un consenso ampio e un rilancio del centrosinistra, e per quanto mi riguarda del nuovo PD”.