ROMA, 21 MAGGIO 2013 – “Non possiamo permetterci di vanificare i sacrifici fatti fino ad ora, di suscitare dubbi nei mercati e far tornare l’Italia sotto esame, all’ultimo banco, oggetto di scherno e alzate di spalle”.Queste le parole del premier Enrico Letta che ha parlato al Senato in vista del Consiglio Europeo e del vertice europeo previsto per fine giugno.
I due temi centrali del prossimo Consiglio Europeo ha aggiunto Letta, saranno “la lotta alla frode e all’evasione fiscale internazionale e una più forte politica energetica europea. Verranno valutati i progressi fatti – ha aggiunto – due anni dopo il 2011, affrontando il completamento del mercato interno, la promozione degli investimenti, la diversificazione delle fonti, l’approvvigionamento e lo sfruttamento energetico. La lotta all’evasione e alla frode fiscale è anzitutto imperativo morale, dovere ineludibile. L’evasione in Italia è una piaga cronica che combatteremo senza tregua e senza cedimento alcuno”.
Letta ha poi ribadito i compiti dell’Unione europea: “L’Ue deve investire la stessa energia messa per il rigore “per politiche di crescita e lavoro. Deve far seguire alle parole i fatti. Non deve prendere decisioni, stilare calendari e obiettivi e poi far passare mesi e mesi senza risultati concreti. L’Ue è in crisi di legittimità per carenza di risultati”.