PALERMO, 20 MAGGIO 2013 – Nessuna assistenza domiciliare agli anziani in Sicilia. Il dato allarmante dell’Istat rivela che solo l’1,15% degli aventi diritto ricevono assistenza a casa. Intanto nella regione la percentuale degli ultrasessantacinquenni è del 18,1%, con un incremento degli ultraottantenni del 48,9%.
Redditi bassi e povertà sono sempre più diffusi tra gli anziani, gravati dalla progressiva riduzione dei servizi socio assistenziali garantiti dagli enti locali. Secondo le stime dell’Istat, inoltre, il 52% degli anziani vive con un reddito inferiore a 500 euro mensili, a fronte di una perdita di 4 miliardi di euro di prestazioni sociali a loro favore, causata dalla soppressione del fondo per la non autosufficienza. I sindacati annunciano una stagione di mobilitazione a partire dagli esecutivi unitari regionali Spi Cgil Fnp Cisl e Uil Pensionati, che si terranno il prossimo 23 maggio alle ore 10,30, presso la sede regionale della Cisl in piazza Castelnuovo.
“Gli anziani sono dimenticati bisogna subito intervenire per la loro assistenza” lamentano i tre sindacati di categoria Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati che lanciano unitariamente le loro proposte: la creazione di un fondo unico per la non autosufficienza in cui far confluire le risorse disponibili per l’assistenza agli anziani, l’utilizzo immediato dei fondi Pac (Piano d’azione e coesione) per l’assistenza domiciliare, 41 milioni di euro per quest’anno che altrimenti andrebbero persi. Inoltre chiedono la velocizzazione del percorso di approvazione della legge di revisione della 328, per tutelare le famiglie alle prese con il disagio economico e a maggior rischio di marginalità sociale e una legge per non autosufficienza, visto che in Italia manca un testo organico sull’argomento.