PALERMO, 20 MAGGIO 2013 – Il Presidente della Regione Crocetta si dice “sbalordito delle inutili e pretestuose polemiche” sulla nomina dei manager della sanità, spinte da “qualche rappresentante dell’opposizione che probabilmente non è molto informato”.
E’ l’ennesimo capitolo di una storia che scatenerà altre polemiche e sulla quale va rilevato il silenzio – almeno per il momento – da parte dell’assessore regionale della Salute, Lucia Borsellino che coerentemente con il suo stile di lavoro aspetta i fatti prima di rilasciare dichiarazioni.
Sulla vicenda solleva dubbi l’ex assessore alla Sanità Massimo Russo, contattato da Si24: “Credo ci siano gli estremi per un’indagine, sinceramente sono stupito da quello che sta accadendo e da come questa storia si stia evolvendo”.
A ricostruirla, questa storia, è il presidente Crocetta. “Il governo regionale delibera di costituire una commissione tecnica per valutare le domande di ammissione alla selezione per manager; nel corso dei lavori, la commissione introduce alcuni criteri di selezione che vengono contestati, non dal governo ma da alcuni dei rappresentanti della commissione sanità, da diversi parlamentari di opposizione e maggioranza, da diversi operatori sanitari, i quali affermano che la commissione non può inserire criteri aggiuntivi, che non siano stati deliberati dalla giunta di governo; il governo rispettoso dell’attività della commissione, decide di non interferire rinunciando a deliberare sui criteri aggiuntivi e si limita a chiedere un parere all’ufficio legale; il governo, nonostante il parere legale che dice che i criteri debbano essere scelti dalla giunta, continua a rispettare l’autonomia della commissione, limitandosi a inviare per conoscenza a detta commissione il parere legale”.
“La commissione tecnica, acquisito il parere legale, decide di uniformarsi a quanto espresso dal parere, limitandosi a pubblicare un elenco di partecipanti che hanno i requisiti per diventare manager, rinviando al governo la possibilità di decidere se fissare o meno ulteriori criteri. Il governo, mantenendo il principio del rispetto delle prerogative della commissione, non solo fino a ora non ha fornito alla commissione indicazioni che non fossero previste nel bando di selezione, ma continua a ritenere che fissare criteri dopo che i curricula di tutti i partecipanti sono noti, sia una invasiva e ai limiti della stessa turbativa di concorso pubblico”.
“E’ intendimento del governo, attenersi ai lavori che la commissione ritiene portare avanti e, se la decisione è quella di fornire un elenco di ammessi e non altro, opereremo all’insegna della trasparenza e del rinnovamento senza tentennamenti, perché quando si governa, si prendono le decisioni e lo si fa nel rispetto delle leggi”.
“Le accuse e le insinuazioni gratuite di lottizzazione, le rispediamo a coloro che le fanno poiché, se avessimo voluto lottizzare, lo avremmo potuto fare con atto deliberativo di giunta che fissava nuovi criteri dettagliati. Il problema è che alcuni vorrebbero che non decidessimo mai, invece l’esercizio del governo ha in sé l’obbligo di decidere e di non fare chiacchiere perché abbiamo il dovere di dare alla sanità siciliana una gestione stabile e duratura che non si presti più ai commissariamenti infiniti, ma dia certezza a tutti gli operatori della sanità”.
“In tale ottica, il governo si confronterà con la commissione parlamentare sulla sanità, per illustrare i criteri e le modalità di selezione che dovranno portare una classe dirigente di rinnovamento e di trasparenza all’interno di un settore, troppo spesso penalizzato dalle logiche delle lottizzazioni e degli interessi forti”.