ROMA, 19 MAGGIO 2013 – L’aumento dell’Iva, che dal 1° luglio passerà dal 21% al 22%, sarà una stangata per le famiglie e le aziende.
I dati sono dell’Ufficio studi di Confcommercio e della Cgia di Mestre. Ventiseimila negozi rischiano la chiusura mentre l’aumento peserà sulle tasche delle famiglie italiane per circa 135 euro l’anno.
Vino, birra, carburanti e meccanico le spese che subiranno per primi gli aumenti, seguiti da abbigliamento, calzature, mobili ed elettrodomestici.
Lo stesso aumento dell’Iva potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle aziende: 26 mila le imprese che entro fine ano potrebbero essere costrette ad abbassare definitivamente le saracinesche.