PALERMO, 19 MAGGIO 2013 – “Il mio angioletto salverà tante vite”. Antonella Cocuzza, la mamma del piccolo Gianluca Irrera, ucciso dal padre che poi si è tolto la vita, ha salutato così il suo bambino, mentre i medici entravano in sala operatoria per il lungo intervento di espianto degli organi.
Cuore, polmoni, fegato e reni sono stati donati, grazie a lui altri bambini vivranno. Il cuore di Gianluca è stato trapiantato all’ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna su un bambino di 8 anni in urgenza affetto da cardiomiopatia dilatativa. Il fegato è stato impiantato agli ospedali Riuniti di Bergamo su un bambino di 4 anni colpito da epatoblastoma.
Polmoni e reni, ieri destinati agli ospedali di Milano e Padova sono stati riallocati. Per problemi legati alla compatibilità tra il donatore e i riceventi, gli organi sono stati riassegnati ad altri pazienti urgenti in lista d’attesa: i polmoni sono stati trapiantati a Padova su un ragazzo di 15 anni con fibrosi cistica, un rene è stato trasferito al Bambin Gesù di Roma per un dodicenne con uropatia malformativa.
L’altro rene è stato destinato all’ospedale infantile di Torino per un ragazzo di 13 anni con displasia renale, in lista d’attesa dal 2010. L’intervento effettuato oggi pomeriggio all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino dall’equipe del dottor Piero Bretto.
Intanto, mentre per martedì sono stati fissati i funerali, emergono altre lettere disperate di Ivan Irrera, nascoste nei cassetti di casa e dell’ufficio: i debiti lo assillavano, domani un altro pagamento in scadenza che non poteva onorare, la tragica decisione maturata da tempo.