CACCAMO (PA), 18 MAGGIO 2013 – Una busta contenente una lettera minatoria e tre bossoli calibro 12 è stata recapitata al sindaco di Caccamo, Andrea Galbo. La busta sarebbe arrivata lo scorso 14 maggio ma la notizia è stata diffusa solo adesso.
La busta è giunta all’ufficio del protocollo del Comune che, nello smaltire la posta in entrata, si sarebbe accorto del pacchetto dal contenuto anomalo indirizzato al sindaco. All’interno è stata trovata una lettera con minacce rivolte a lui e alla sua famiglia e tre bossoli. Nella lettera si chiede di riattivare l’erogazione idrica nei bevai pubblici che si trovano nelle varie contrade del territorio di Caccamo – sospensione determinata dai debiti per oltre 600 mila euro nei confronti di Siciliacque a causa di abusi e irregolarità perpetrati negli anni precedenti lungo la rete idrica –e di bloccare la rotazione dei dipendenti comunali revocando altri provvedimenti del sindaco e della giunta comunale.
Il sindaco Galbo ha diffuso una nota con la quale ha invitato tutti i cittadini, le associazioni e la Chiesa ad “adoperarsi fattivamente affinché vengano isolati e denunciati gli atteggiamenti retrogradi e mafiosi, che hanno determinato e continuano a determinare un danno al paese, impedendogli ed ostacolandolo verso una vera e sana crescita politico-culturale ed economica”. Il Sindaco ha voluto precisare che non ha alcuna intenzione di fermarsi davanti a simili atti intimidatori: “Siamo impegnati in un difficile compito di risanamento economico e, nel contempo, nel rilancio del Comune verso una stabilita, equità e crescita sociale e culturale”.