PALERMO, 17 MAGGIO 2013 – Oltre un’ora di operazione per rimuovere i frammenti ossei dalla scatola cranica e ricostruire una parte del cranio, la cosiddetta “dura madre” la parte più esterna e spessa delle meningi. “L’operazione è tecnicamente riuscita ma le condizioni permangono gravissime, la riserva sulla vita è assoluta”.
Il dottor Amerigo Stabile, capo del Dipartimento Emergenze e Urgenze del Civico fa il punto sulle condizioni del bambino ferito gravemente dal padre. La diagnosi è drammatica: “Se rimarrà in vita, il bambino avrà lesioni neurologiche importanti”. Stabile ha letto il primo bollettino medico: “Il bambino giunto alle 9.30 del mattino in gravissime condizioni è stato portato immediatamente in seconda rianimazione, stabilizzate le funzioni vitali è stato trasferito in sala operatoria per rimuovere frammenti ossei, emostasi e ricostruire la dura madre, si è poi ancora stabilizzato e riportato in seconda rianimazione”.
Il bimbo frequenta la terza elementare della scuola Ragusa Moleti che oggi avrebbe dovuto festeggiare come tutti gli altri istituti l’inizio di “Palermo apre le porte” con l’adozione di Villa Napoli, ma le manifestazioni sono state sospese. Poco dopo arriva anche la decisione del Comune di Palermo. Le scuole coinvolte in “Palermo apre le Porte” proseguiranno l’adozione dei monumenti e degli spazi cittadini per l’ultimo week-end della manifestazione ma non si terranno le feste e le celebrazioni previste.
“Quel bambino è stato con tanti suoi compagni il protagonista di questa iniziativa – afferma l’assessore comunale Barbara Evola -. A tutti noi è sembrato doveroso rispettarne l’impegno in questo modo”.