VITTORIA (RG), 15 MAGGIO 2013 – Sono ancora in prognosi riservata il muratore Giovanni Guarascio, che ieri si è dato fuoco per salvare la sua casa messa all’asta per un debito bancario, e il poliziotto Antonio Terranova, intervenuto per salvarlo.
Entrambi sono ricoverati all’ospedale Cannizzaro di Catania. Le condizioni più gravi sono quelle dell’operaio che ha riportato ustioni di terzo grado sul 50 per cento del corpo, localizzate in particolare su viso, torace e arti superiori, ed ha accusato difficoltà respiratorie. Al momento Guarascio, secondo quanto rendono noto i medici, è intubato e in terapia intensiva nel reparto di Rianimazione.
L’agente Terranova, che è cosciente, ha riportato ustioni di terzo grado sul 30 per cento del corpo, soprattutto a viso, braccia e orecchio sinistro. Come spiega Giorgio Stracuzzi, direttore dell’unità operativa complessa Centro grandi ustionati dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro, “entrambi i pazienti sono stati trattati con incisioni volte a migliorare la respirazione della pelle lesionata e nelle prossime settimane necessiteranno di interventi chirurgici riparativi, anche tramite autoinnesti di cute”.
Non sono gravi, invece, le condizioni del secondo poliziotto intervenuto per tentare di salvare l’uomo che si è dato fuoco.
La figlia di Giovanni Guarascio, Martina, ha lanciato un appello rivolto alle istituzioni regionali e allo Stato: “Non lasciateci un’altra volta da soli. Mia mamma all’ospedale di Vittoria non può essere curata adeguatamente, ma negli ospedali maggiori di Palermo e di Catania, dove sono presenti dei centri ustioni, non ci sono posti disponibili. Per favore, aiutateci”.
Per la moglie del muratore disoccupato, Giorgia Famà, si è infatti reso necessario il trasferimento nel reparto Grandi Ustionati del Cannizzaro, per garantire, spiegano dal nosocomio, “un più adeguato trattamento delle lesioni causate dalle fiamme”. La donna presenta ustioni di secondo e terzo grado al viso, collo e torace e lesioni meno gravi a mani e avambraccia.
Solidarietà alla famiglia Guarascio è giunta anche dal presidente della Regione, Rosario Crocetta: “È un fatto spaventoso – ha detto Crocetta –. Non è possibile che una casa venga pignorata per 10 mila euro. E che non ci siano leggi che possano difendere questa gente”. L’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, sta seguendo in prima persona la vicenda, informata dal commissario straordinario del Cannizzaro, Paolo Cantaro.