PALERMO, 15 MAGGIO 2013 – Avrebbe consigliato ad un pasticcere di pagare il pizzo. Con questa accusa un assistente della polizia, attualmente in servizio al reparto mobile di Palermo, è finito agli arresti domiciliari.
Il poliziotto, Guido Ferrante, 41 anni, dovrà rispondere di favoreggiamento aggravato e omessa denuncia di reato.
L’atto d’accusa, firmato dai pm Francesco Del Bene, Amelia Luise e Gianluca De Leo, secondo quanto riporta l’edizione locale de La Repubblica, ricostruisce una vicenda avvenuta nel marzo 2010.
L’indagato avrebbe aiutato alcuni appartenenti all’articolazione territoriale mafiosa di corso Calatafimi ad eludere le indagini a loro carico. Infatti, sarebbero stati i boss di corso Calatafimi ad avere mandato gli emissari del pizzo nella pasticceria.
Inoltre, l’agente è anche sospettato di essere al centro di un giro di compravendita di auto.