PALERMO, 13 MAGGIO 2013 – Per un cronista uno scippo non è nemmeno più una notizia, ci siamo abituati prima da cittadini che da giornalisti. Ci siamo abituati a tenere strette le borse, a non indossare oggetti preziosi, a evitare strade buie e a guardarci sempre alle spalle.
Uno scippo, da cronisti, è una breve, non di più.
Succede però che nella Palermo che per tanti – troppi – è sinonimo di criminalità piccola e grande, organizzata e non, una turista resista con inaspettata forza ad uno scippo. E le immagini, immortalate da una telecamera di sorveglianza, restituiscono un’altra chiave di lettura, uno spunto per riflettere su quello che siamo e su quello dovremmo essere.
Se queste immagini non sono la pubblicità che Palermo e la Sicilia meritano, questo video è comunque una lezione che ci viene impartita dal coraggio di questa donna che dovrebbe insegnarci tanto.
Dovrebbe insegnarci a non voltarci dall’altro lato, a non farci sopraffare dalla paura come invece accade a un’altra donna che passa in quel momento da quella piazza.
Dovrebbe insegnarci a difendere quello che è nostro, che abbiamo costruito a fatica e che nessuno ha il diritto di toglierci con la violenza.
Dovrebbe insegnarci che in una città dalle mille emergenze, il lavoro attento e scrupoloso delle forze dell’ordine ha permesso di risalire ai responsabili. Sono passati mesi, mesi durante i quali questa turista avrà raccontato amareggiata la sua disavventura. Oggi l’arresto dei suoi aggressori riscatta, ai suoi occhi e non solo, Palermo.
Questo video dovrebbe insegnarci che il coraggio ridà dignità.
Ecco, ci piacerebbe che queste immagini facessero il giro del mondo: non perchè qualcuno possa dire che Palermo è una città in cui avere paura ma perchè ciascuno di noi possa ricordare sempre che il coraggio è un dovere nei confronti di noi stessi innanzitutto.