Termini Imerese e la crisi, il sindaco Burrafato scrive a Letta: “Temo per l’ordine pubblico”

di Redazione

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Termini Imerese e la crisi, il sindaco Burrafato scrive a Letta: “Temo per l’ordine pubblico”

| lunedì 13 Maggio 2013 - 18:25

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TERMINI IMERESE (PA) – “Chiedo attenzione alle vertenze dell’area industriale di Termini Imerese e prospettive chiare per garantire una politica per il lavoro, rivolta soprattutto ai più giovani e alle classi più deboli”. Il sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato, lancia un appello.

 

E lo fa scrivendo una lettera indirizzata al premier Enrico Letta, al presidente della Camera, Laura Boldrini, e a quello del Senato, Piero Grasso. “A Grasso, soprattutto, siciliano e già procuratore nazionale antimafia – continua Burrafato -, ricordo il contenuto di tante
sue interviste, quando sottolineava con chiarezza che la miglior forma di contrasto alla mafia è la capacità dello Stato di dare risposte concrete a quei territori che vogliono ememdarsi dai gangli di cosa nostra. A tutti e tre i presidenti chiedo, proprio in queste ore e in questi giorni in cui stanno definendo le loro agende politiche e stanno individuando le priorità e le risorse da mettere a servizio dello sviluppo del territorio e anche tutte le misure per contrastare la disoccupazione, di ricordarsi che nel profondo sud esiste Termini Imerese” che “vive una stagione difficile segnata dalla dismissione dello stabilimento Fiat e che ancora oggi non trova una ricetta utile per poter portare al reimpiego dei lavoratori che da troppe settimane sono con le braccia incrociate in cassa integrazione”.

 

Burrafato conclude: “C’è il rischio concreto che la disperazione di questi giorni trasformi una crisi industriale e occupazionale in una crisi di sistema con ovvie e drammatiche ripercussioni sull’ordine pubblico. La nostra città è davvero in ginocchio, non può più attendere e abbiamo bisogno di quelle risposte concrete che ad oggi non ci sono state ancora date”.

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