PALERMO, 13 MAGGIO 2013 – Sindaci siciliani in agitazione per i tagli subìti dai Comuni con la Finanziaria, documento che sono pronti ad impugnare se non sarà riequilibrato il Fondo per le Autonomie locali.
L’AnciSicilia annuncia anche una nota ai prefetti delle nove province per informarli che non sono in grado di garantire un minimo di coesione sociale e bandiere a mezz’asta, in occasione della Festa per l’Autonomia siciliana.
“Al governo regionale – dice Giacomo Scala, presidente dell’associazione dei Comuni siciliani – chiederemo un nuovo documento finanziario che aiuti i comuni a risollevarsi, a lavorare alla luce del sole e non in trincea. Il presidente Crocetta, che in campagna elettorale si è presentato come il sindaco dei siciliani, non può ignorare questa fase drammatica e non preoccuparsi della stabilità del sistema degli enti locali. Proprio per questo motivo abbiamo già inviato al Presidente della Regione una nota in cui chiediamo un incontro urgente, mentre mercoledì prossimo avvieremo un dialogo con gli assessori regionali di competenza per chiudere l’accordo sul patto di stabilità”.
Da uno studio effettuato dal segretario generale dell’AnciSicilia, Mario Emanuele Alvano, emergerebbe che in 5 anni il Fondo delle Autonomie Locali è stato quasi dimezzato. Dai 913 milioni del 2009 si è passati ai 506 milioni del 2013; pertanto nel quinquennio i trasferimenti regionali sono diminuiti di 407 milioni di euro ovvero del -44,5%.
“Senza dubbio – ha spiegato il segretario Alvano – questa drastica riduzione di risorse ha contribuito e contribuirà – unitamente all’altrettanto significativa riduzione dei trasferimenti statali – a rendere ancora più difficile per i Comuni l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini e, in molti casi, rischia di determinare situazioni di dissesto finanziario”.