CATANIA, 13 MAGGIO 2013 – Un’operazione antipedofilia online coordinata dalla Procura distrettuale di Catania e condotta dalla Polizia postale, è scattata all’alba di oggi in tutta Italia. Quattro persone arrestate e due minori vittime di abusi, un maschio e una femmina, identificati dagli agenti.
Gli indagati, compresi i quattro arrestati, sarebbero una decina. Sono accusati di produzione, commercio, divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico, oltre che di abuso di minore di età inferiore ai 10 anni. Le violenze sessuali sarebbero state perpetrate per realizzare le immagini pedopornografiche che poi venivano immesse nel web.
Il gruppo scoperto dalla Polizia postale agiva nella cosiddetta “deep web” (rete invisibile o rete sommersa), ovvero quelle pagine internet non segnalate dai motori di ricerca. È la prima volta in Italia che gli investigatori riescono a rintracciare immagini di abusi sessuali su minori diffusi sulla deep web.
E proprio parlando di deep web, l’associazione contro la pedofilia Meter ha reso noti i dati sui siti segnalati nei primi 5 mesi del 2013. Sono 28.024 i siti monitorati da Meter. Lo scorso anno erano stati 56.357. “Il deep web – spiega l’associazione – è la nuova frontiera da contrastare, perché è la parte nascosta di internet, diventata il posto ideale delle associazioni a delinquere di tutto il mondo. Il fenomeno della pedofilia online si è spostato in modo esponenziale in questa free zone incontrollabile”. Meter, lo scorso 19 aprile, ha presentato, proprio a Catania, uno spot contro la pedofilia.