PALERMO, 10 MAGGIO 2013 – Si aggiunge un altro tassello nelle indagini per l’omicidio del 46enne Massimo Pandolfo, ucciso a coltellate ad Acqua dei Corsari. Proprio lì è stata trovata l’arma del delitto, un coltello a serramanico con lama da sette centimetri.
Era fra i cespugli proprio nella zona dove il 26 aprile era stato trovato il corpo di Pandolfo. Il pm Geri Ferrara ha disposto una minuziosa ricerca con tanto di decespugliatori per setacciare la zona di solito frequentata da coppiette.
L’arma a quanto pare è di proprietà della vittima che di solito la teneva nella sua Citroen C3, ieri ritrovata bruciata a Brancaccio. Un particolare che potrebbe far vacillare l’ipotesi di un agguato premeditato ma che non ferma la ricerca dei complici del minorenne fermato mercoledì e reoconfesso. Il sedicenne è stato ascoltato oggi dalla Procura dei minori ma si è avvalso della facolta’ di non rispondere.
Sulla vicenda rimangono ancora molti punti oscuri che gli investigatori dovranno accertare.