PALERMO, 10 MAGGIO 2013 – Mentre gli attivisti “No Muos” manifestano davanti la sede del Tar Sicilia, dove era in corso l’udienza per decidere del ricorso del ministero della Difesa contro la revoca della Regione per il Muos, su Facebook un’attivista annuncia che, in assenza di blocchi numerosi, “alla base stanno entrando mezzi di tutti i tipi”. Ma il giudice del Tribunale amministrativo, per un vizio di forma, ha rinviato tutto al 6 giugno.

In pratica, il Tar Sicilia ha accolto la richiesta del Comune di Niscemi che ha ravvisato un vizio di forma nel ricorso presentato dal Ministero della Difesa, per via della mancanza di notifica ufficiale all’amministrazione comunale di Niscemi.

Tutto rinviato, dunque, al 6 giugno.

Intanto, la protesta dei comitati “No Muos” era arrivata oggi fino a Palermo per far sentire la propria voce a chi, per il Tar, doveva decidere se approvare o meno il ricorso del ministero della Difesa contro il decreto della Regione che revoca le autorizzazioni per la costruzione del sistema satellitare Muos in contrada Ulmo a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Il Governo nazionale ha anche chiesto un risarcimento in denaro per i danni provocati nelle relazioni internazionali con gli Stati Uniti d’America.

Secondo gli attivisti, però, gli americani, indifferenti alla revoca tuttora in vigore, questa mattina avrebbero fatto entrare numerosi convogli, con a bordo soprattutto operai. I manifestanti sono riusciti a far indietraggiare soltanto uno dei convogli. E sono dovuti intervenire i reparti antisommossa per fare sgomberare i rappresentanti dei comitati “No Muos”.