PALERMO, 10 MAGGIO 2013 – Migliaia di lavoratori del settore Formazione sono scesi in piazza per manifestare la loro preoccupazione sul futuro, ma l’assessore Scilabra dice di non comprendere le ragioni della protesta. “Ieri abbiamo registrato la soddisfazione da parte di tutte le sigle sindacali rispetto al percorso da noi tracciato. È forse accaduto qualcosa in questa ultima notte?”, chiede.
Secondo l’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, “la tensione sociale che ha infiammato i lavoratori è stata dettata da una falsa convinzione secondo cui il settore avrebbe subito uno stop e l’intero comparto si sarebbe ritrovato dentro un sistema di riqualificazione a 600 euro al mese. Favole – precisa Scilabra – che hanno generato un’escalation di paura e tensione. Le attività verranno garantite in continuità senza alcun blocco, compatibilmente con le esigenze tecniche del Piano giovani e le esigenze politiche che ribadiamo prioritarie per il futuro della formazione professionale: la formazione non è la causa della disoccupazione giovanile in Sicilia ma può e deve incidere in positivo”.
L’assessore Scilabra si è anche scusata per non essere riuscita a incontrare oggi i lavoratori scesi in piazza: “Mi dispiace non aver avuto la possibilità di incontrare i manifestanti in questa giornata, ma purtroppo, come avevo già anticipato alle organizzazioni nella giornata di ieri, non mi trovo a Palermo. I rappresentanti sindacali – dice – sono stati ricevuti dal mio staff, che ha ripetuto le stesse cose che ieri, io e il Presidente Crocetta, avevamo già detto. La prossima settimana presenteremo il nuovo sistema di accreditamento che il Governo ha elaborato, pubblicheremo la circolare che ripristina l’albo di tutti i lavoratori della formazione professionale in Gazzetta Ufficiale, uno strumento previsto dalla Legge 24 del 1976. Infine scriveremo nero su bianco il percorso che intendiamo avviare. Ho intenzione di presentarlo direttamente ai lavoratori del settore”.
Ma i sindacati che hanno organizzato la protesta di oggi, Cgil, Cisl e Uil, rispondono con altrettanto stupore alle dichiarazioni dell’assessore. “Le dichiarazioni della Scilabra – scrivono in una nota – sembrano provenire da una persona assente al tavolo di ieri in Presidenza. Cgil, Cisl, Uil non hanno espresso affatto soddisfazione e hanno subito scritto un documento diffuso con tutti i mezzi d’informazione. Non sono le dichiarazioni di ‘buona intenzione’ puramente verbale che da mesi l’assessore ripete sulla stampa e agli incontri pletorici, che possono determinare il concreto cambiamento. Infatti, anche nell’incontro di ieri era evidente che si è lontani ancora perfino dal garantire la regolarità del funzionamento degli uffici per sbloccare le procedure ed effettuare i pagamenti agli enti in regola, in modo da consentire di pagare gli stipendi arretrati”.
“Questo atteggiamento peronista dell’Assessore alla Formazione professionale – aggiungono i sindacati – è inaccettabile oltre che mortificante per i lavoratori che senza stipendio ormai da un anno non meritano provocazioni verbali prive di contenuto realmente propositivo per una riforma condivisa della Formazione professionale”.
I sindacati, nel corso della protesta di oggi, hanno anche manifestato la loro preoccupazione per la possibilità che i fondi messi a disposizione per riformare il settore della Formazione siano insufficenti.
“I 286 milioni di euro che la Regione Siciliana ha investito nel settore – aggiunge Nelli Scilabra – non sono i soldi dei lavoratori, non sono i soldi degli enti e non sono i soldi della politica; si tratta di denaro pubblico che appartiene a tutti i
cittadini e per questa ragione dobbiamo abbandonare l’autoreferenzialità, la vocazione assistenzialistica che fino ad oggi ha avuto questo sistema. Dobbiamo costruire un settore al servizio dei giovani siciliani e dei lavoratori. Questa è la priorità del Governo. Un sistema in cui possano coesistere le esigenze leggittime degli operatori e le aspettative dei beneficiari dei corsi: i giovani di questa terra. I miei coetanei che ogni giorno abbandonano la Sicilia e che su di noi stanno riversando una grande aspettativa”.
E l’assessore Scilabra ha anche continuato a professare la propria soddisfazione per il Piano giovani, stralciato persino dalla Finanziaria, pur di proteggerlo e mantenerlo intatto esattamente per come il governo l’ha delineato. “Sono convinta che questo piano sia realizzabile – continua Nelli Scilabra – e, con estrema sincerità, fino a ieri ne erano convinte anche le organizzazioni che oggi hanno manifestato. Noi vogliamo riformare un sistema che spende quasi 300 milioni di euro e che negli ultimi quattro anni ha inserito quasi 8.000 lavoratori nonostante i tentativi mal riusciti di bloccare le assunzioni”.
Ma la protesta non si fermerà e i sindacati annunciano che giovedì 16 maggio si terrà lo sciopero generale del settore e una manifestazione regionale a Palermo con un corteo che alle 9.30 partirà da piazza Marina per giungere a palazzo D’Orleans, mentre i 1.800 lavoratori degli sportelli multifunzionali si asterranno dal lavoro già a partire da lunedì 13 maggio.
“È grave – concludono i sindacati – che ancor oggi, di fronte alle reiterate richieste delle organizzazioni confederali di stipulare e sottoscrivere un protocollo contenente tutti gli impegni, tutti gli strumenti, tutte le procedure e le coperture finanziarie, che gli assessori competenti (Formazione e al Lavoro) sfuggano alle loro responsabilità evitando di convocare gli incontri per raggiungere materialmente l’accordo, ma si limitino invece a convocare i tavoli soltanto in prossimità dello sciopero per rabbonire e tentare di fermare la protesta, come se il dissenso dei lavoratori fosse strumentale”.
(Foto tratta dalla pagina Facebook “Formazione professionale in Sicilia”)