PALERMO, 9 MAGGIO 2013 – “Non sono motivazioni politiche quelle che hanno spinto Antonio Venturino fuori dal Movimento 5 Stelle, ma motivazioni soltanto economiche“. La pensa così Giancarlo Cancelleri, capogruppo dei “grillini” all’Assemblea regionale siciliana.
“Al momento della candidatura – prosegue Cancelleri – abbiamo siglato un patto con i nostri elettori, un patto che ci impegnava a non guadagnare, oltre alle spese rendicontate, più di cinque mila euro lordi al mese. Chiunque disattenda questo patto si pone fuori dal Movimento”.
Sembra insanabile la rottura tra i “grillini” e il vice presidente vicario Venturino dopo le dichiarazioni di quest’ultimo sulla strategia politica del Movimento di Beppe Grillo al Parlamento nazionale. Ma, soprattutto, dopo che dal mese di marzo il deputato dell’Ars non ha più versato parte del suo stipendio al Fondo per il microcredito, alimentato con le restituzioni di parte delle indennità dei parlamentari regionali del 5 Stelle.
“E comunque – sottolinea Claudia La Rocca, del M5S – i conti non tornano: da quando siamo stati eletti, ognuno di noi ha versato circa 30 mila euro a testa, Antonio circa la metà. Sono settimane che cerchiamo di risolvere questo problema – racconta – ma invano. Antonio ha sempre accampato delle scuse, dicendo che ‘non riusciva a tenere copia delle ricevute e delle fatture’ così da permettere ai nostri contabili di effettuare la rendicontazione. Era chiaro che si trattava di scuse. E infatti finalmente lo ha ammesso: non ha più intenzione di sposare le regole del Movimento 5 Stelle”.
nel frattempo, è giunta la notiza che Antonio Venturino sarà ospite di Michele Santoro a “Servizio pubblico”. “Non abbiamo neanche fatto in tempo a dirlo – aggiunge Cancelleri – che veniamo a sapere che questa sera Venturino sarà ospite di Santoro. Ormai lo schema è lo stesso, i fuoriusciti hanno l’esigenza di apparire subito nei salotti televisivi per giustificare le loro ‘buone’ azioni. Nemmeno il tempo di smaltire questa ‘rottura’ che è già in volo su un aereo diretto a Roma. Cosa racconterà? Che è stato cacciato per avere delle idee politiche diverse dalle nostre? Ma chi sta nel Movimento sa bene che noi facciamo tesoro del confronto. La verità è che non è stato coerente con l’impegno preso con i cittadini. Perchè non gli chiedete che fine hanno fatto i circa 20.000€ di marzo e aprile che si è trattenuto?”.
“Riducono tutto a questioni meramente contabili”, ha ribattuto “l’imputato”.
E a rendere ufficiale e definitiva l’espulsione (o le dimissioni, che dir si voglia) di Antonio Venturino dal gruppo dei “grillini”, è arrivata anche la conferma dal blog di Beppe Grillo, che riprende una video-intervista di Cancelleri (che di seguito vi riportiamo integralmente): “Venturino è fuori dal M5S. È stata violata una delle regole fondanti del Movimento – si legge nel post – ovvero, la restituzione, con rendicontazione, delle somme eccedenti i 2500 euro più rimborsi spese. L’ultima restituzione di parte degli emolumenti fatta da Venturino è infatti relativa allo stipendio di febbraio. Da allora il black-out, nonostante i pressanti e ripetuti inviti fatti dai tutti i colleghi, ma sempre rimasti lettera morta”.
È innegabile, comunque, che il problema delle indennità stia spaccando il fronte del Movimento 5 Stelle, soprattutto a livello nazionale, dove i parlamentari eletti hanno, attraverso un sondaggio, deciso che rinunceranno a parte degli stipendi “secondo coscienza”. Per il gruppo siciliano di “grillini”, però, si tratta della prima crepa dal momento delle elezioni regionali di ottobre.
Tensioni che stanno facendo perdere le staffe a Grillo, che, secondo quanto riporta su Facebook l’ex addetto alla comunicazione del M5S, Daniele Martinelli (destituito una settimana dopo l’insediamento), avrebbe detto: “Il deputato siciliano Venturino che si tiene i soldi è un pezzo di merda“.
Di seguito il video-intervista di Giancarlo Cancelleri.