PALERMO, 9 MAGGIO 2013 – Non sono passate che poche ore dalla sua uscita dal Movimento 5 Stelle che Antonio Venturino è andato a sedersi nel salotto di Michele Santoro a “Servizio pubblico” su La7. E ha provato a raccontare la sua verità sulla vicenda della sua fuoriuscita dai 5 Stelle mentre sui social network gli ex colleghi (e amici) lo accusavano e gli rispondevano a distanza.
“Appena insediato e nominato vice presidente vicario dell’Ars – ha esordito Venturino – ho subito rinunciato al 50 per cento degli emolumenti, ne percepisco la metà. E non mi sono mai allontanato
dai principi fissati in campagna elettorale”.
Questa soprattutto l’affermazione che ha fatto imbestialire i grillini dell’Assemblea regionale siciliana, ma anche il deputato di Montecitorio, Riccardo Nuti.
“Caro onorevole Venturino – scrive Giancarlo Cancelleri, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, su Facebook – sono tre mesi che le corriamo dietro per farla rendicontare e restituire i soldi, non dica bugie televisive! Non la butti in politica, le diversità sono una ricchezza, lei non vuole ragionare, è solo una questione di soldi per lei”.
E Nuti, sempre sul social network, rincara la dose: “Le regole ci sono e vanno rispettate. Inutile inventarsi menzogne su dibattito interno, democrazia e cavolate varie. Gli altri restituivano circa 8000€ /mese l’uno e lei no, neanche lontanamente”.
Venturino ha anche tentato di spiegare il suo punto di vista alla platea della trasmissione e al più ampio pubblico del programma televisivo: “Con la rendicontazione – ha spiegato – si è verificata una cosa che non avevamo previsto. Il mondo del web si è scatenato, chiedendo conto e ragione anche sul pagamento di una pizza. Così ho detto al capogruppo di volere rinunciare alla rendicontazione, che ritengo sia una cosa sbagliata. Ho provato anche a chiedere un incontro con Grillo, ma l’unica risposta che adesso ho ricevuto da lui, con cui non ho mai avuto il piacere di parlare, è ‘pezzo di merda‘”.
E proprio Beppe Grillo, forse per smentire molte delle “illazioni” che circolano quotidianamente sui media a proposito del Movimento 5 Stelle, questo pomeriggio aveva concesso una piccola deroga al divieto/consiglio di non partecipare alle trasmissioni televisive: “Sì alla tv se serve per raccontare la verità”.
Intanto, una sconsolata Claudia La Rocca, parlamentare regionale “grillina” cinguetta su Twitter: “Non che io guardi molta televisione, ma stasera per me può proprio restare spenta!”.