PALERMO, 7 MAGGIO 2013 – Settecentosettantamila istanze di sanatoria, di cui 52.000 per strutture edificate entro i 150 metri dalla costa. Sono gli ultimi dati sull’abusivismo edilizio in Sicilia comunicati dall’assessorato regionale al Territorio nel corso dell’audizione tenuta oggi alla commissione Ambiente dell’Ars.
Ma secondo il presidente della Commissione, il grillino Giampiero Trizzino questi numeri sono solo la punta dell’iceberg “dal momento che la maggior parte degli abusi non sono noti. Il solo modo per porvi rimedio – aggiunge Trizzino – è quello di approdare ad una legge quadro sull’urbanistica, sulla quale stiamo lavorando e che al più presto porteremo in commissione e quindi in aula. La soluzione, infatti, non può più passare attraverso leggi ‘tappabuchi’, ma deve essere demandata ad una manovra organica che rinnovi tutta la materia del paesaggio e dell’urbanistica, alla luce del minimo consumo del suolo e del ripristino di tutti quei territori che subiscono il degrado degli abusi”.
Nel corso della seduta della commissione di oggi è stato chiesto di riesaminare i vecchi disegni di legge in materia. “È una cosa che vaglieremo – afferma Trizzino – sottolineando, comunque, che discuteremo solo ed esclusivamente quelli compatibili con il rispetto dell’ambiente, in linea con i principi della commissione e del Movimento Cinque Stelle, che – è quasi pleonastico sottolinearlo – è assolutamente contrario a qualsiasi forma di sanatoria“.
(foto d’archivio)