PALERMO, 4 MAGGIO 2013 – Stop ai contratti di solidarietà, il Governo ha esaurito le risorse. L’allarme parte da Palermo ed è stato lanciato da Rita Cammuso, dirigente del Ministero del Lavoro, nel corso della manifestazione nazionale dei consulenti del lavoro “Ripartiamo dal lavoro, valore e fondamento del Paese”, che si svolge oggi e domani allo Steri.
In soli tre mesi il numero delle istanze per accedere ai contratti di solidarietà, grazie ai quali i lavoratori evitano il licenziamento a fronte di una riduzione dell’orario di lavoro mentre lo Stato copre il 50% di salari e stipendi, sono raddoppiate rispetto a tutto il 2012. I fondi quindi sono finiti e le domande presentate da aprile in poi resteranno nel cassetto.
Nel 2012 in Italia sono stati 790 i contratti di solidarietà approvati dal Ministero del Lavoro, per un totale di 13 milioni di euro. Migliaia i lavoratori salvati dal licenziamento grazie a questi strumenti, dipendenti di aziende piccole e grandi, ex municipalizzate, call center.
Alla luce della crisi le risorse programmate per il 2013 erano state più che raddoppiate, con uno stanziamento di 35 milioni di euro. Ma con le sole richieste dei primi tre mesi dell’anno il budget è stato esaurito.
Cammuso lascia aperta una speranza per i tanti lavoratori delle aziende in crisi: ci sarebbero 57 milioni di somme risparmiate – i cosiddetti residui passivi – che però non possono essere utilizzati a causa di un cavillo burocratico, una di quelle norme difficili da spiegare e da far digerire a chi rischia di perdere il posto di lavoro.
(foto d’archivio)